Parigi-Nizza 2025, rasoiata di Lenny Martinez! Jonas Vingegaard (caduto) perde 26″ e cede la maglia a Matteo Jorgenson

Lenny Martinez rompe il ghiaccio in stagione e con la Bahrain Victorious conquistando la quinta tappa della Parigi-Nizza 2025. Il 21enne transalpino si è imposto sul duro ed esplosivo strappo finale di La Côte-Saint-André grazie a una rasoiata negli ultimi 100 metri, che gli ha permesso di mettersi alla spalle di 3″ Clément Champoussin (XDS Astana) e Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike). Quest’ultimo torna al comando della classifica generale dato che il leader e compagno di squadra Jonas Vingegaard ha chiuso con un ritardo di 26″ e, dopo l’arrivo, è apparso piuttosto sofferente a causa di una caduta avvenuta a circa 90 chilometri dalla conclusione.

Jorgenson comanda ora con 22″ di vantaggio su Vingegaard e 36″ su Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe), che ha guadagnato una posizione e la Maglia Bianca dato che anche Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) è andato in difficoltà nell’impegnativo finale, perdendo 28″ al traguardo. Scala una posizione anche João Almeida (UAE Team Emirates XRG), quarto a 40″ dallo statunitense, mentre Martinez risale al quinto posto con un distacco di 55″ dal nuovo leader.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La battaglia comincia sin dal chilometro zero, con numerose azioni che scuotono il gruppo. Un ritmo sfrenato che non consente a nessuno di riuscire a evandere nel corso della prima ora di gara, che si conclude alla media di quasi 50 chilometri orari. Ci vogliono poi altri venti chilometri prima che qualcuno riesca a guadagnare in maniera consistente: si tratta di Ben Swift (Ineos Grenadiers) e Thibaud Gruel (Groupama-FDJ), coppia che riesce a mettere fra sé e il gruppo 50 secondi, riuscendo così a resistere poi a tutte le sfuriate di chi prova a muoversi alle loro spalle, regolarmente ripreso dal gruppo, condotto dalla Visma | Lease a Bike.

Il team della maglia gialla si sposta dopo aver fatto capire che non permetterà ad altri uomini di allungare, permettendo così alla coppia di testa di guadagnare fino a 1’45” ai piedi del secondo GPM di giornata. Un tempismo perfetto visto che poco dopo finisce a terra proprio Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), che viene ovviamente atteso da compagni e resto del gruppo. Per questo motivo, il gap sale rapidamente fino a 3’15”, con il plotone che torna poi a guadagnare una volta che il danese, un po’ sanguinante in volto, riesce a riaccodarsi.

Nei chilometri seguenti, quindi, il vantaggio della coppia al comando scende fino a stabilizzarsi sul minuto e mezzo, risalendo brevemente a 1’45” entrando negli ultimi 50 chilometri di gara. Il gruppo accelera decisamente nell’approccio al primo dei cinque brevi GPM che caratterizzano il finale, la Côte du Château Jaune, con la Visma | Lease a Bike che torna a farsi vedere nelle prime posizioni a eccezione di Vingegaard, che si mantiene nelle retrovie del plotone assieme al compagno di squadra Victor Campenaerts. Allo scollinamento, dunque, il margine dei battistrada è di soli 60″ e, lungo la successiva Côte de Sibuze, Tobias Foss (Ineos Grenadiers) decide perciò di allungare per provare a riportarsi su di loro.

L’operazione riesce giusto poco dopo la vetta, mentre alle spalle del nuovo terzetto se ne forma un altro comprendente Oscar Riesebeek (Alpecin-Deceuninck), Ivan Romeo (Movistar) e Michael Matthews (Team Jayco AlUla), che riesce tuttavia ad avvicinarsi solo fino a 40″ prima di essere riassorbito dal gruppo, il quale inizia la successiva salita con 55″ di ritardo dai tre al comando. Lungo la Côte de Chavagneaux Foss accelera e stacca gli altri due, presto raggiunti da un plotone nel quale è la Decathlon AG2R La Mondiale a dettare un ritmo non particolarmente alto.

Per questo motivo il vantaggio del norvegese sale fino a 1’15” nei chilometri seguenti, ma da dietro tornano ad accelerare con l’inizio della Côte d’Arzay, che vede Lidl-Trek, Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e Kévin Geniets (Groupama-FDJ) alzare il ritmo e scremare ulteriormente il gruppo, dal quale perde contatto anche Aleksandr Vlasov (Red Bull-Bora-hansgrohe). Foss mantiene quindi 40″ allo scollinamento e 25″ dopo il successivo strappo, valido come traguardo volante con abbuoni, dove tra gli uomini di classifica è il solo Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) a sprintare per gli abbuoni, prendendosi la terza posizione (e 2″) alle spalle di Mads Pedersen (Lidl-Trek).

Ormai lanciato, un plotone ridotto a una cinquantina di unità mette nel mirino Foss e lo va infine a riprendere a poco più di quattro chilometri dalla conclusione. Poco dopo, con Pedersen a pilotare il compagno di squadra Mattias Skjelmose, la strada torna a salire con lo strappo finale di La Côte-Saint-André, ma presto tornano davanti i corridori della Visma | Lease a Bike. Ad alzare il ritmo è però Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG), che manda in difficoltà proprio Skjelmose e la Maglia Gialla Vingegaard, mantenutosi quasi sempre nelle retrovie in tutti questi chilometri.

A quel punto, Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) si mette davanti per imporre un ritmo forte e regolare, e con lo statunitense restano solo una manciata di corridori a circa 500 metri dal traguardo. Tra questi anche la coppia della XDS Astana formata da Harold Tejada e Clément Champoussin e Lenny Martinez (Bahrain Victorious), che al cartello degli ultimi 100 metri scatta e lascia lì tutti quanti, involandosi verso il successo e staccando di 3″ Champoussin, Jorgenson e Tejada. Poco dietro chiudono anche Lipowitz e João Almeida (UAE Team Emirates XRG), mentre Vingegaard contiene tutto sommato i danni e, piuttosto sofferente, taglia il traguardo dopo 26″, cedendo però il simbolo del primato a Jorgenson.

Risultato Tappa 5 Parigi – Nizza 2025

Classifiche Parigi – Nizza 2025

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