Parigi – Nizza 2017, Bennett sorprende i favoriti

Sam Bennett fa sua la terza tappa della Parigi – Nizza 2017. Il velocista della Bora – hansgrohe sorprende i grandi favoriti con una volata impeccabile, imponendosi a braccia alzate. Alle sue spalle si piazza Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin), che non riesce a portare a compimento il grande lavoro dei suoi compagni di squadra, con John Degenkolb (Trek-Segafredo) a chiudere il podio.

Sesto di giornata, Arnaud Démare (FDJ) conserva la maglia di leader con sei secondi di vantaggio su Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors).

Dopo due giornate da tregenda, oggi il meteo concede una tregua e i corridori cercano di approfittarne al massimo. Appena partono i primi attacchi il gruppo concede infatti spazio, lasciando che Pierre Latour (Ag2r – La Mondiale), Ben King (Cannondale-Drapac) e Romain Combaud (Delko Marseille-Provence KTM) guadagnino rapidamente un margine che scoraggi eventuali altri attaccanti. Partiti sin dal chilometro zero, i tre fuggitivi riescono così a distanziare facilmente il gruppo di sei minuti, con la FDJ che sembra tenerli a debita distanza, senza volersi affaticare troppo.

Dopo il primo traguardo intermedio, conquistato da Combaud, il gruppo alza ulteriormente il piede, concedendo fino a otto minuti. Per qualche chilometro si resta con questi distacchi, con un ritmo abbastanza elevato, pur senza grandi forcing, né davanti né dietro. A metà corsa, dopo il rifornimento, la situazione cambia con l’arrivo nelle prime posizioni del gruppo anche di uomini Lotto Soudal e Quick-Step Floors, che danno man forte ai compagni della maglia gialla.

L’andatura cambia nettamente e il distacco degli attaccanti si riduce in maniera drastica, fino a scendere sotto i 4 minuti ai piedi della Côte de Grandmont, dimezzandosi ulteriormente a 50 chilometri dal traguardo. Con l’arrivo anche di Katusha – Alpecin e Direct Energie non sembrano esserci più speranze per i fuggitivi che ormai hanno meno di un minuto ai piedi dell’ultima difficoltà del giorno, a 25 chilometri dalla conclusione. A quel punto tra i fuggitivi salta l’accordo, con Combaud che allunga prima di essere distanziato da Latour, ch scollina da solo. I due francesi si ricompattano in discesa, con un vantaggio di circa 45 secondi, mentre King decide di rialzarsi venendo ripreso da Nicolas Edet (Cofidis), autore di un’effimera accelerazione.

Mentre il contrattaccante viene rapidamente riassorbito, ben diversa è l’azione dei suoi due connazionali, che davanti trovano una bella intesa. A venti chilometri dal traguardo hanno 50 secondi, ma soprattutto en hanno ancora trenta dieci chilometri più avanti, cominciando a far paura ad un gruppo già allungato. A cinque chilometri dalla conclusione il vantaggio dei due attaccanti è stabile sul mezzo minuto, ma la Katusha – Alpecin prende in mano la situazione. Una nuova scossa che porta i suoi frutti proprio sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, quando le ultime speranze di Combaud e Latour vengono annullate.

Katusha – Alpecin, FDJ e Quick-Step Floors lottano per lanciare il proprio capitano, con Fabio Sabatini che è costretto a spendere troppe energie per prendere la testa. Costretto a spostarsi a 250 metri dal traguardo, lascia Marcel Kittel al vento, ma il tedesco non ne vuole sapere di partire così presto. Dopo un attimo di esitazione, è il suo ex compagno John Degenkolb (Trek-Segafredo) che prova ad approfittarne, trascinandosi a ruota Michael Matthews (Team Sunweb) che sembra poi in grado di superarlo. A fianco a loro arrivano anche Kittel e soprattuto Sam Bennett (Bora-hansgrohe), in piena rimonta. L’irlandese ha saputo risparmiarsi e cogliere l’attimo giusto: ne ha più di tutti e conquista il suo primo successo nel WorldTour davanti ad Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin).

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