Parigi 2024, capolavoro Tom Pidcock! 4° Luca Braidot

Tom Pidcock si conferma campione olimpico in MTB ai Giochi di Parigi 2024. Impresa storica del britannico, riuscendo a ripetersi come prima di lui solo Julien Absalon e Paola Pezzo, che si impone al termine di una corsa dalle grandi emozioni, decisa negli ultimissimi metri da un sorpasso deciso del britannico ai danni di Victor Koretzky, a lungo in testa e poi capace di tenere testa al più quotato rivale dando battaglia. A chiudere il podio il sudafricano Alan Haterly, a sua volta grande protagonista e in lotta per la vittoria sino all’ultima tornata. Si ferma invece ai piedi del podio la splendida prova di Luca Braidot, che ha vissuto una corsa in costante rimonta andando davvero molto vicino alla medaglia.

Il racconto della corsa

Le prime fasi di corsa sono di studio, con Mathias Fluckiger a dettare il ritmo per i primi 25 minuti. Si forma così al comando un gruppetto di 14 uomini in queste prime fasi. Tra questi anche Luca Braidot, che tuttavia perde contatto improvvisamente, a causa di una foratura, nel corso del secondo giro, proprio poco prima della improvvisa sferzata di Tom Pidcock, che manda in frantumi gli avversari. Lo svizzero prova inizialmente a stargli dietro, seguito da Victor Koretzky, che è l’unico a trovare le forze per andare a chiudere sul campione in carica con una splendida progressione che manda in difficoltà Fluckiger.

Il biker elvetico viene dunque staccato, pagando dazio per lo sforzo profuso, tanto da non riuscire più neanche a seguire il ritmo di Alan Hatherly, che a sua volta emerge alle spalle della coppia di testa, creando un buon gap sugli altri. La svolta della corsa arriva tuttavia nel corso del terzo giro, quando una foratura costringe Tom Pidcock a lasciar partire il francese, che al momento del drop passa in testa e si invola solitario mentre il britannico è costretto a passare dai box, per fortuna molto vicini, ma il suo staff non è pronto con la ruota e vengono sprecati altri secondi.

Pidcock riparte con un ritardo di quasi 40 secondi dal nuovo leader solitario, costretto così a una corsa di rimonta. Il campione del mondo cerca di restare concentrato e risale posizioni progressivamente, rientrando nella lotta per la terza posizione grazie a un ritmo costante, portandosi appresso Luca Braidot e Riley Amos, con i quali rientra sul gruppetto in lotta per il podio composto da Sam Gaze, Fluckiger e Charlie Aldridge. Dopo qualche momento a rifiatare, il folletto inglese alza il ritmo sulla salita subito dopo il quinto passaggio al traguardo, dove Koretzky è passato 37 secondi prima, con Hatherly nel mezzo, a 16 secondi.

L’accelerazione di Pidcock spazza via il gruppetto, con i soli Fluckiger e Braidot in grado di seguirlo, con l’italiano che corre del suo ritmo, mentre lo svizzero risponde ad ogni sferzata di colui che va a caccia del bis. Mentre davanti il gap fra la coppia di testa resta sostanzialmente costante, i tre inseguitori guadagnano rapidamente terreno e al secondo intermedio hanno già ridotto a 25 secondi il ritardo sotto i colpi dell’indemoniato Pidcock, che a quel punto alza ulteriormente il ritmo per staccare i due compagni di avventura fino a raggiungere Hatherly al passaggio al traguardo.

Il gap a quel punto è di 17 secondi, mentre Braidot e Fluckiger seguono a 23 secondi, con ancora la possibilità di pensare al podio a due giri dal termine. Pidcock continua così il suo forcing forsennato fino al ricongiungimento che avviene poco prima di passare al secondo intermedio, con Hatherly che riesce a restare incollato alla sua ruota, ma perde contatto sulla successiva menata del classe 1999, proprio al momento del rilevamento intermedio. Riesce invece ad andargli dietro nuovamente Koretzky, con il britannico che dunque rallenta in vista del passaggio all’arrivo, concedendo così ad Hatherly di rientrare, mentre Braidot passa sul traguardo con un ritardo di appena 15 secondi, dopo aver nettamente staccato Fluckiger, con un distacco doppio al suono della campana.

Avvicinatosi fino a nove secondi dalla testa, l’azzurro  vede tuttavia sfumare i suoi sogni di medaglia nel momento in cui davanti riparte la bagarre. Le prime accelerazioni sono di Pidcock, ma Koretzky non lo molla, trovando poi anche le forze per piazzare a sua volta due accelerazioni molto importanti. In uno strappo Pidcock perde anche contatto, riuscendo poi a rientrare grazie ad un errore di traiettoria del francese prima di un tratto in contropendenza. Si arrende qui invece Hatherly, che comunque si gestisce per andare a cogliere uno splendido bronzo. Davanti a lui c’è invece ancora grande battaglia, con Koretzky che prova di nuovo il sorpasso, ma Pidcock non lo molla e sugella il suo capolavoro con un sorpasso deciso, scegliendo una traiettoria diversa. I due entrano in contatto, ma Pidcock è davanti e ci rimane, involandosi così verso il traguardo e il suo secondo oro consecutivo.

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