Omloop Nieuwsblad 2025, Søren Wærenskjold brucia Paul Magnier e Jasper Philipsen! 8° Vincenzo Albanese

La Omloop Nieuwsblad 2025 è di Søren Wærenskjold. Il corridore della Uno-X Mobility conquista la corsa di apertura belga, nonché prima grande classica del pavé al termine di una volata a ranghi compatti, dopo che il gruppo è riuscito a rientrare su Stefan Küng (Groupama-FDJ) a poco più di un chilometro dall’arrivo. Una rimonta in extremis da parte del colosso norvegese, che supera sul filo di lana Paul Magnier (Soudal Quick-Step), che a sua volta era stato in grado di superare Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninick) superandolo proprio nei metri finali. Chiude invece in ottava posizione Vincenzo Albanese (EF Education – EasyPost), mentre è 12° Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling), che nel finale aveva provato ad anticipare.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Una volta raggiunto il chilometro 0, quattro corridori provano subito ad avvantaggiarsi, venendo rapidamente raggiunti da altri due uomini: si tratta di Giosuè Epis (Arkéa-B&B Hotels), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Enzo Leijnse (Team Picnic PostNL), Julius Van Den Berg (Team Picnic PostNL), Victor Vercouillie (Team Flanders – Baloise) e Hartthijs De Vries (Unibet Tietema Rockets). Al loro inseguimento si lancia Siebe Deweirdt (Team Flanders – Baloise) e, poco più dietro, altri due contrattaccanti, ma questi non fanno tanta strada e vengono presto riassorbiti dal plotone, mentre il belga riesce a riagganciarsi al sestetto di testa dopo uno sforzo di alcuni chilometri.

Nel frattempo, il gruppo rallenta e concede ampio spazio alla fuga, con il gap che arriva rapidamente a superare i sei minuti, anche se in seguito i battistrada perdono circa un minuto a causa di un passaggio a livello chiuso. Altri 60” vengono mangiati dagli inseguitori quando in testa si porta la Visma | Lease a Bike, e il distacco rimane sostanzialmente stabile affrontando il tratto di pavé di Paddestraat, dopo il quale avviene una caduta in gruppo senza particolari conseguenze. Superati il pavé di Haaghoek e il muro di Leberg il plotone si spezza anche in due tronconi, ma il ricompattamento avviene velocemente e il gruppo prosegue l’inseguimento con un gap stabilizzatosi sui 4’45”. Una fase di rallentamento consente ai fuggitivi di guadagnare fino a 7’40”, ma in testa a quel punto arrivano gli uomini Visma | Lease a Bike per controllare nuovamente la corsa.

A cento chilometri dal traguardo, con il pavé che sta per tornare, il gap scende a 6 minuti e nel settore di Lange Munt è la UAE Team Emirates XRG ad alzare il ritmo. Alpecin – Deceuninck e Tudor Pro Cycling provano a dare una mano, ma l’azione, nata per provare a sfruttare il vento, si esaurisce rapidamente. In gruppo qualcuno ne approfitta per rifiatare, ma il gap continua a scendere rapidamente e al ritorno sull’accoppiata Haagoek-Leberg il gap è ormai sceso sotto i cinque minuti.

A 60 chilometri dalla conclusione, mentre Arnaud De Lie (Lotto) è attardato a causa di un problema meccanico, la UAE alza nuovamente il ritmo, con uomini Team Visma | Lease a Bike e Red Bull – BORA – hansgrohe che provano a loro volta a posizionarsi davanti nell’approccio all’Eikenberg. Qui è Edoardo Affini (Team Visma | Lease a Bike) a dare una improvvisa frustata prima di lanciare il compagno Matthew Brennan. A lui si uniscono Tim Van Dijke (Red Bull – BORA – hansgrohe) e Vito Braet (Intermarché-Wanty), ma il terzetto ha vita breve. A riuscire ad uscire è invece Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), che parte da solo a 50 chilometri alla conclusione.

Alle sue spalle nessuno riesce a fare la differenza, mentre il potente corridore britannico fa valere le sue qualità al passo per guadagnare rapidamente terreno e riportarsi a meno di un minuto dagli attaccanti. Dietro di lui ci prova anche Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale), che guadagna a sua volta una ventina di secondi, ma il danese viene rapidamente ripreso quando la Alpecin – Deceuninck alza in ritmo in vista del Molenberg, riuscendo a spezzare il gruppo in una ascesa ripida e molto stretta.

Ad eccezione di Matteo Jorgenson, resta indietro praticamente tutta la Visma | Lease a Bike, che dopo un iniziale momento di attesa, si mette completamente al servizio di Wout van Aert. Con loro anche Kasper Asgreen (EF Education – EasyPost), Arnaud De Lie (Lotto), Jan Tratnik (Red Bull – Bora – hansgrohe) e altri degli uomini più attesi, che tuttavia lasciano lavorare il team neerlandese. L’inseguimento generale si concretizza sul Berendries, dove il primo gruppo tirato dalla Alpecin – Dececuninck riprende prima Tarling, poi gli attaccanti del mattino, venendo tuttavia raggiunto dal gruppetto condotto dai Visma poco più avanti.

La Alpecin – Deceuninck non si rialza e prosegue con un ritmo serrato che mette rapidamente fine all’azione di Antonio Morgado (UAE Team Emirates – XRG) a 25 chilometri dalla conclusione, mietendo anche una vittima eccellente, visto che Arnaud De Lie si stacca inesorabilmente. L’approccio al Muro di Grammont è dunque rapidissimo ed è Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG) a prenderlo di petto. Il belga alza notevolmente il ritmo, allungando un gruppo che esplode definitivamente quando a rilanciare è Mathias Vacek (Lidl-Trek). I due guadagnano qualche metro nei confronti di un gruppetto di una decina di corridori, condotti da Samuel Watson (Ineos Grenadiers), nel quale fanno bella mostra di sé Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) e Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling), con Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) a loro volta ben presenti.

Il corridore ceco non riesce a fare la differenza in maniera decisiva, consentendo così alla formazione di un gruppetto in cui trovano posto anche Tim Van Dijk (Red BUll – Bora – hansgrohe), Laurenz Rex (Intermarché-Wanty), Paul Magnier (Soudal Quick-Step), Fred Wright (Bahrain Victorious), Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Lewis Askey (Groupama-FDJ), Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates XRG), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Marco Haller (Tudor Pro Cycling Team), Rick Pluimers (Tudor Pro Cycling Team) e Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets). Van Aert prova rapidamente ad allungare in un tratto di discesa, ma subito Van Dijk prende la sua ruota e si porta appresso gli altri.

Il giovane neerlandese non concede cambi all’ex compagno, che decide così di rialzarsi. Un rallentamento consente ad altri uomini ancora di rientrare in vista del Bosberg, dove sono nuovamente Vacek e Wellens i più brillanti, ma nuovamente non ne hanno abbastanza per fare la differenza. Terminata l’ascesa si aprono subito nuovi scatti per cercare di evitare uno sprint che si fa sempre più minaccioso. A riuscire a guadagnare è Stefan Küng (Groupama-FDJ), con Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling) che si avvicina, ma non riesce a chiudere, venendo poi ripreso da un gruppo nel quale i velocisti rimasti trovano l’accordo per mettere i compagni a tirare.

Alpecin-Deceuninck, Soudal Quick-Step e Visma | Lease a Bike riescono così a chiudere sull’ex campione europeo a cronometro proprio in vista dell’ultimo chilometro. Ineos Grenadiers e Lidl – Trek provano così a organizzare lo sprint, ma il vento contrario e la stanchezza rendono tutto più complicato. Ne esce una volata confusa dalla quale emerge Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), che sceglie perfettamente il tempo per anticipare sul traguardo Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck).

Risultato Omloop Nieuwsblad 2025

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