Giro d’Italia 2025, successo per il fuggitivo Nicolas Prodhomme – 2° Isaac Del Toro, 3° Richard Carapaz, 4° Damiano Caruso

Nicolas Prodhomme si prende la diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2025. Ultimo superstite della fuga di giornata, il transalpino della Decathlon AG2R La Mondiale si è imposto in solitaria sul traguardo di Champoluc anticipando di 58″ Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che, allungando sull’ultimo GPM di giornata dopo uno scatto dell’ecuadoriano, hanno guadagnato 24″ su tutti gli altri big al termine di una frazione nella quale gli uomini di classifica si sono comunque dati poca battaglia. Nella generale, Del Toro guadagna dunque altri 2″ di abbuono su Carapaz e si presenterà quindi al via della penultima tappa con 43″ di vantaggio sul 32enne e 1’21” su Simon Yates (Visma | Lease a Bike).
Quarto posto di tappa per Damiano Caruso (Bahrain Victorious), che ha regolato il drappello degli altri big comprendente anche il compagno di squadra Antonio Tiberi, nono, e Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe), dodicesimo. Il siciliano resta il miglior italiano in classifica mantenendo il quinto posto, così come il marchigiano si conferma settimo, mentre il ciociaro risale in dodicesima piazza.
Il video dell’arrivo
https://www.youtube.com/watch?v=v3nUQ8phTak
Il racconto della corsa
I primissimi chilometri sono un’evidente attesa affinché la strada cominci a salire e si possa cominciare la bagarre. Il Croce Serra non tarda a scorrere sotto le ruote dei corridori e inizia così la battaglia, con Jan Tratnik (Red Bull-Bora-hansgrohe), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost) che si lanciano subito all’attacco, raggiunti da Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) e Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike). Questi cinque uomini guadagnano rapidamente una ventina di secondi sul gruppo, nel quale si susseguono gli scatti. Tra i più attivi anche Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Wout van Aert (Visma | Lease a Bike), ma si vedono anche alcuni uomini di classifica come Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e, soprattutto, Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe), scortato da alcuni compagni. Ovviamente, il gruppo non lascia fare e risponde colpo su colpo a queste azioni.
Tratnik davanti si sfila, lasciando così un quartetto al comando, con un vantaggio stabile attorno ai trenta secondi. Dietro di loro si prosegue con numerose accelerazioni, con anche Christian Scaroni (XDS Astana) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG) che provano a portare via un tentativo. Al GPM i primi quattro scollinano con 35 secondi di vantaggio su un gruppetto di una ventina di unità, che viene tuttavia raggiunto dal gruppo Maglia Rosa subito dopo lo scollinamento. Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta) prova così ad allungare in solitaria, venendo tuttavia ripreso non appena la strada spiana, aprendo a nuovi scatti.
Il contrattacco si forma così al traguardo volante, dopo la volata che vede Mads Pedersen (Lidl-Trek) prendere terreno, rilanciando un nuovo tentativo al quale si uniscono Gianni Moscon e Nico Denz (Red Bull-Bora-hansgrohe), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Antonio Tiberi e Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Sylvain Moniquet e Anthony Perez (Cofidis), Stan Dewulf (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Darren Rafferty (EF Education-EasyPost), David Gaudu e Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Simon Clarke (Israel-Premier Tech), Patrick Konrad, Jacopo Mosca e Carlos Verona (Lidl-Trek), Jefferson Cepeda (Movistar), Mark Donovan e Milan Vader (Q36.5 Pro Cycling Team), Chris Harper (Team Jayco AlUla), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Wout Van Aert e Edoardo Affini (Visma | Lease A Bike), Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team), Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG), Martin Marcellusi e Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani-CSF Faizanè) e Christian Scaroni (XDS Astana), che rientrano sui primi sin dalle prime rampe della seconda salita di giornata, mentre il gruppo concede più di un minuto.
Subito alcuni perdono le ruote, mentre dal gruppo evadono Louis Meintjes (Intermarché-Wanty) e Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta), capaci di colmare abbastanza velocemente il gap, superando alcuni degli uomini che perdono terreno, imitati poco dopo anche da Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla). Non ci sono altre reazioni e il gruppo scollina con un ritardo di 2’52”, con la UAE Team Emirates XRG che viene lasciata sola a controllare, fino a concedere fino a 3’42” ai piedi della salita successiva. A quel punto arrivano a tirare gli uomini della Red Bull-Bora-hansgrohe, aiutati dai corridori della EF Education-EasyPost, che cominciano a far male anche ad alcuni big, tra i quali un Pidcock già in difficoltà in precedenza.
Al comando intanto restano solamente Tiberi, Prodhomme, Verona, Meintjes, Harper, Lemmen e Arrieta, sui quali si riportano, non senza fatica Bilbao e Steinhauser. Rimasto per un attimo sotto il controllo della formazione della Maglia Rosa, il gruppo rallenta leggermente, ma a quel punto intervengono Israel – Premier Tech e Visma | Lease a Bike, che imprimono un ritmo decisamente più importante, portando al cedimento di Max Poole (Team Picnic PostNL) e, nuovamente, di Pidcock, oltre ad isolare gran parte degli avversari. In gruppo a quel punto restano infatti i soli Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Egan Bernal e Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Einer Rubio (Movistar), Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta), Wilco Kelderman, Steven Kruijswijk e Simon Yates (Visma | Lease A Bike), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Rafal Majka, Brandon McNulty e Adam Yates (UAE Team Emirates XRG).
Davanti invece comincia la bagarre, con Prodhomme e Verona che allungano poco prima dello scollinamento e prendono qualche secondo di vantaggio. Su di loro si riportano rapidamente TIberi e Arrieta, mentre Bilbao, Meintjes e Lemmen passano in vetta con 20″ di ritardo, riaccodandosi al quartetto di testa solo al termine della lunga discesa. Il gruppo, tirato dalla Visma | Lease a Bike, scollina invece con un distacco di 2’10”, che aumenta di un ulteriore minuto ai piedi della successiva salita, il Col de Joux. Ad approcciare per primi l’ascesa sono Tiberi, Verona e Prodhomme, avvantaggiatisi in vista del Red Bull KM, vinto dal ciociaro; tra i tre, però, non c’è molto accordo, con soprattutto lo spagnolo e il transalpino a cercare di mettere in mezzo l’italiano, che tuttavia, salendo del proprio passo, non si fa distanziare.
Dietro, invece, il forcing imposto da Kelderman manda nuovamente in difficoltà Poole (che era riuscito a rientrare nel corso della discesa precedente), Piganzoli e anche Adam Yates, oltre a consentire al gruppo Maglia Rosa di andare a riprendere tutti gli altri ex fuggitivi e di portarsi a 1’40” dal terzetto di testa, dove Prodhomme riesce infine a staccare Tiberi e Verona e a prendere rapidamente margine. Questi ultimi due vengono presto riassorbiti dal plotone, dove ora è Majka a fare l’andatura, mentre il transalpino riesce a resistere e a scollinare con 50″ di margine sui big, dove l’unico sussulto viene dato da un attacco di Carapaz subito stoppato da Del Toro e Simon Yates.
I tre rallentano e anche gli altri uomini di classifica si rifanno sotto prima del GPM, con Majka che torna a controllare la situazione, rallentando un po’ il ritmo. Prodhomme riesce quindi ad aumentare il proprio vantaggio nel corso della discesa e nella prima parte della salita finale di Antagnod, arrivando ad avere 1’40” di margine a 3000 metri dallo scollinamento e a otto chilometri dal traguardo. Poco dopo, però, Carapaz attacca nuovamente e questa volta solo Del Toro riesce a seguirlo, con l’ecuadoriano che insiste per provare a prendere più vantaggio possibile sugli altri big.
I due arrivano così al GPM con 1′ di ritardo da Prodhomme, al quale a quel punto manca solo la discesa finale verso Champoluc. Il transalpino non si prende troppi rischi e arriva così a trionfare in solitaria, mentre Del Toro e Carapaz giungono al traguardo 58″ più tardi, con il messicano a regolare l’ecuadoriano nella volata per il secondo posto. Gli altri uomini di classifica chiudono invece a 1’22”, con Caruso a prendersi il quarto posto dopo una scivolata di Pellizzari all’ultima curva che rallenta anche Gee. Per il marchigiano, comunque, nulla di grave, e sia lui che il canadese tagliano il traguardo poco dopo, venendo poi accreditati dello stesso tempo del gruppetto nel quale si trovavano al momento dell’incidente grazie alla regola dei 3 KM.
Risultato e Classifiche Tappa 19 Giro d’Italia 2025
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