Giro d’Italia 2025, Kaden Groves trionfa a Napoli dopo maxi-caduta e neutralizzazione! Wout Van Aert prova il colpo da finisseur

Kaden Groves conquista la sesta tappa del Giro d’Italia 2025. Condizionata da una maxi-caduta in discesa che ha portato alla neutralizzazione, la tappa è rimasta incerta sino agli ultimi metri regalando emozioni grazie alla fuga di giornata ripresa ad appena due chilometri dall’arrivo e alcune accelerazioni nell’ultimo chilometro, fra cui quella di Wout Van Aert, ripreso attorno ai 300 metri dalla conclusione. Uno sprint dominato dal corridore della Alpecin – Deceuninck, che sul traguardo distanzia Milan Fretin (Cofidis) e Paul Magnier (Soudal Quick-Step), mentre nei primi dieci chiudono anche Giovanni Lonardi, Martin Marcellusi, Matteo Moschetti e Luca Mozzato, rispettivamente quinto, settimo, ottavo e nono, anche se Moschetti viene poi declassato e retrocesso in ultima posizione per aver ostacolato Olav Kooij, chiudendolo verso le transenne.

Arrivato dopo quasi dieci minuti al traguardo, Mads Pedersen conserva la Maglia Rosa visto che i tempi della frazione odierna sono stati annullati e al traguardo non sono stati assegnati abbuoni, né punti per la Maglia Ciclamino. Il danese sarà dunque leader anche domani, quando inizierà la prima tappa di montagna con 17 secondi di vantaggio su Primoz Roglic e 24 sul compagno Mathias Vacek, attuale Maglia Bianca.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Ripartito senza Alessandro Pinarello (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), costretto al ritiro da una frattura alla mano, il gruppo si ritrova subito a darsi battaglia vista la partenza in salita. Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) è il primo a muoversi, seguito da Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty), Lorenzo Fortunato (XDS Astana), Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) e altri quattro uomini, tra i quali Martin Marcellusi e un altro uomo della VF Group Bardiani CSF – Faizanè. Da dietro rientrano anche Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta), Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), ma il gruppo reagisce ai nuovi scatti e va a riprendere tutti.

A quel punto Tarling rilancia subito, con Fortunato, Marcellusi e Plapp, ai quali si aggregano anche Remy Rochas (Groupama-FDJ) e altri due corridori, ma nuovamente il gruppo rientra subito sotto, provocando il cedimento di alcune ruote veloci, fra i quali Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling). Sotto l’impulso di Fortunato esce un nuovo gruppetto con la Maglia Azzurra che viene seguita da Michel Ries (Arkea-B&B Hotels), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Josef Cerny (Soudal Quick-Step), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) e Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani CSF – Faizanè). Questi sei uomini riescono rapidamente a conquistare un margine di oltre trenta secondi, con il quale iniziano la discesa.

Dopo lo scollinamento dal gruppo partono nuove azioni, con Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) che riesce ad allungare, mentre Tarling viene subito stoppato dalla reazione di Red Bull – Bora – hansgrohe e Bahrain – Victorious. L’italiano riesce così a riportarsi sulla testa della corsa, non senza fatica, mentre dietro di lui la Ineos Grenadiers continua a provarci, muovendosi contemporaneamente con Hamilton e Tarling. A loro si accodano Davide Formolo (Movistar), Mathias Vacek (Lidl-Trek) e Jan Tratnik (Red Bull – Bora – hansgrohe), con gli ultimi due che ovviamente non collaborano. La loro presenza costringe comunque la Visma | Lease a Bike a reagire, visto che neanche i loro compagni lavorano più in gruppo.

Grazie al lavoro di Edoardo Affini e Wout Van Aert il gruppo si riavvicina prepotentemente agli inseguitori, che vengono attesi dai primi attaccanti, abbastanza tra i quali salta completamente l’accordo quando Turner fa capire di voler aspettare i suoi compagni. Questa decisione segna la fine di tutti i tentativi e dopo 30 chilometri di battaglia il gruppo torna compatto, dopo due nuovi tentativi di allungo di Cerny, Germani e Tarling.

A sfruttare il rallentamento che va a formarsi è Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty), al quale si accoda rapidamente Enzo Paleni (Groupama-FDJ). I due sembrano voler aspettare altri uomini, ma non si muove nessuno e rapidamente si ritrovano ad avere più di due minuti di vantaggio. In vista della lunga salita verso il Valico di Monte Carruozzo, lungo il quale c’è anche il TV di Muro Lucano, il gruppo sembra attendere le mosse della Ineos Grenadiers, che tuttavia inizialmente appare improvvisamente attendista. Alla fine si muove Lucas Hamilton, al quale si aggrega subito Fortunato, che sembra sperare nella reazione anche di altri uomini. Nessuno tuttavia segue questa nuova coppia. Intenzionato a rientrare in testa per i punti del GPM, Fortunato alza il ritmo, provocando tuttavia il cedimento di Hamilton, che sembra voler restare nel mezzo.

La Maglia Azzurra decide così di proseguire da solo per colmare i 2’30” di ritardo con cui passa al traguardo volante, precedendo Hamilton di 25″, mentre il gruppo, regolato da Mads Pedersen che si prende il punto rimanente a disposizione, transita con un ritardo di 4’45” dai battistrada. Fortunato completa il suo inseguimento e prosegue con gli altri due attaccanti, andando a prendersi il massimo dei punti disponibili al Gpm di Valico di Monte Carruozzo. Intanto, la Visma|Lease a Bike si è messa al comando del gruppo e inizia a limare il margine di vantaggio del terzetto di testa. In fondo alla discesa, Fortunato si rialza, mentre Paleni e Van der Hoorn proseguono di comune accordo, arrivando al traguardo volante di Lioni con 2’30” di vantaggio sul gruppo.

La situazione rimane stabile per il lungo tratto interlocutorio successivo, affrontato dai corridori sotto una leggera pioggia, con il margine che scende sotto i 2′ ai -100 dalla conclusione, quando una caduta senza conseguenze per Filippo Zana (Team Jayco AlUla) e Lucas Hamilton (Ineos Grenadiers) fraziona il gruppo, che tuttavia torna compatto all’inizio della salita di Monteforte Irpino. Al GPM, dove transita per primo Paleni e, senza sforzo, Fortunato passa poi per terzo, guadagnando così altri punti, il distacco è di 60” netti e scende ancora un po’ nel primo tratto della successiva discesa, resa insidiosa e scivolosa dalla strada bagnata.

Poco dopo, a circa 70 chilometri dalla conclusione, si verifica infatti una maxi caduta che vede coinvolti numerosi corridori di quasi tutte le squadre e porta i commissari di gara a decidere per l’immediata neutralizzazione della tappa. Tra i più colpiti Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck), costretti al ritiro in ambulanza, mentre diversi altri atleti più o meno acciaccati riescono a ripartire, seppur dopo parecchi minuti. Sia i fuggitivi che il gruppo vengono quindi fatti fermare a Nola per consentire il rientro di tutti coloro rimasti attardati, e dopo alcuni minuti la corsa riparte lasciando ai due attaccanti lo stesso margine che avevano al momento della neutralizzazione, ovvero 50”, e decidendo di non contare distacchi e abbuoni all’arrivo.

A quel punto, con 60 chilometri ancora da percorrere, si corre solo per la vittoria di tappa, con Visma | Lease a Bike, Alpecin-Deceuninck e Team Picnic PostNL a impegnarsi nell’inseguimento dei due battistrada per portare i rispettivi velocisti in volata. Paleni e Van Der Hoorn provano però a rendere loro le cose difficili e a resistere e, entrando negli ultimi 30 chilometri, quando diversi uomini di classifica e anche la Maglia Rosa Mads Pedersen (Lidl-Trek) decidono di lasciarsi sfilare dal gruppo, il loro vantaggio è ancora superiore al mezzo minuto.

Dietro, i corridori rimasti nel plotone faticano a riavvicinarsi e i due attaccanti entrano negli ultimi 13 chilometri con ancora 20” di vantaggio, guadagnando anche qualcosa nel tratto seguente. All’imbocco nei dieci chilometri il margine sfiora i trenta secondi, ma la Alpecin – Deceuninck decide di prendere in mano la situazione, mettendo tutti i propri uomini in testa. A cinque chilometri dalla conclusione il gap scende così di nuovo a venti secondi, crollando sotto i dieci a tremila metri dal traguardo.

L’avventura di Paleni e Van Der Hoorn finisce così a 2500 metri dalla conclusione, con la formazione belga interamente schierata nelle prime posizioni. Nell’ultimo chilometro resta da solo davanti Jensen Plowright, con i compagni che decidono così fare il buco. A colmarlo è Wout van Aert, che decide a quel punto di rilanciare e provare a sua volta una azione da finisseur. A chiudere su di lui è Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), ma nel momento in cui viene ripreso, a 200 metri dalla conclusione, parte come un missile Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che fa il vuoto e si prende nettamente la vittoria.

Risultato Tappa 6 Giro d’Italia 2025

Classifiche Giro d’Italia 2025

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