Stephen Cummings ha vinto oggi la prima tappa del Giro della Toscana 2017. Il britannico della Dimension Data ha regolato, al termine della Pontedera – Pontedera (181,8 km), il gruppetto di attaccanti del quale faceva parte davanti a Egan Bernal (Androni-Sidermec), Frederik Backaert (Wanty Groupe Gobert) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Il gruppo, giunto a una trentina di secondi dal quartetto di testa, è stato regolato da Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) davanti ad Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert). Completano la top ten Aliaksandr Riabuschenko (UAE Emirates), Armindo Fonseca (Fortuneo-Oscaro), Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec) e Marco Canola (NIPPO-Vini Fantini).
Subito dopo la partenza iniziano gli attacchi per cercare di portare via una fuga da lontano. Il primo allungo avviene al chilometro 2 quando un gruppo di 19 unità riesce a guadagnare un centinaio di metri. Visto il numero elevato di corridori in questo tentativo però il gruppo reagisce e annulla subito l’azione. Maggiore fortuna hanno invece Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Josu Zabala (Caja Rural – Seguros RGA), Maximilian Kuen (Tirol Cycling Team) e Michele Scartezzini (Sangemini – MG. Kvis) che colgono l’attimo giusto al chilometro 8. Su di loro provano a rientrare Umberto Orsini (Bardiani – CSF) e Igor Boev (Gazprom – Rusvelo), che vengono però riassorbiti dal gruppo.
I quattro battistrada invece continuano nella loro azione andando a guadagnare subito 2’20” sul plotone, prima che la Dimension Data si porti in testa a fare l’andatura e controllare la situazione. Il vantaggio di conseguenza si stabilizza fino a 90 chilometri dalla conclusione quando in testa perde contatto Goldstein mentre nel plotone dietro oltre agli uomini della Dimension Data si portano anche quelli della Wilier – Selle Italia. Il plotone aumenta di conseguenza l’andatura andando a riprendere Goldstein, mentre il gap dei tre battistrada crolla a 1’10” a 55 dalla fine. A quel punto dal gruppo prova ad uscire Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF) che viene però subito riassorbito. In contropiede a quel punto partono Ilia Koshevoy (Wilier – Selle Italia), Fausto Masnada (Androni – Sidermec) e Iuri Filosi (NIPPO – Vini Fantini) che prima si riportano su Scartezzini, staccandolo, e poi a 40 dalla conclusione anche su Kuen e Zabala.
Il gruppo però reagisce anche in questo caso e annulla anche questo tentativo. Maggiore fortuna hanno invece Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), Egan Bernal (Androni – Sidermec) e Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert) su cui è bravo a riportarsi Steve Cummings (Dimension Data). I quattro iniziano il circuito finale con 19 secondi di vantaggio. Dietro però il gruppo non riesce a ricucire il gap con i fuggitivi, tanto che a 15 chilometri dalla conclusione il divario sale fino a 45 secondi per poi assestarsi a circa 30 fino al traguardo.
Subito dopo la partenza iniziano gli attacchi per cercare di portare via una fuga da lontano. Il primo allungo avviene al chilometro 2 quando un gruppo di 19 unità riesce a guadagnare un centinaio di metri. Visto il numero elevato di corridori in questo tentativo però il gruppo reagisce e annulla subito l’azione. Maggiore fortuna hanno invece Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Josu Zabala (Caja Rural – Seguros RGA), Maximilian Kuen (Tirol Cycling Team) e Michele Scartezzini (Sangemini – MG. Kvis) che colgono l’attimo giusto al chilometro 8. Su di loro provano a rientrare Umberto Orsini (Bardiani – CSF) e Igor Boev (Gazprom – Rusvelo), che vengono però riassorbiti dal gruppo.
I quattro battistrada invece continuano nella loro
azione
andando a guadagnare subito 2’20” sul plotone, prima che la Dimension Data si porti in testa a fare l’andatura e controllare la situazione. Il vantaggio di conseguenza si stabilizza fino a 90 chilometri dalla conclusione quando in testa perde contatto Goldstein mentre nel plotone dietro oltre agli uomini della Dimension Data si portano anche quelli della Wilier – Selle Italia. Il plotone aumenta di conseguenza l’andatura andando a riprendere Goldstein, mentre il gap dei tre battistrada crolla a 1’10” a 55 dalla fine. A quel punto dal gruppo prova ad uscire Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF) che viene però subito riassorbito. In contropiede a quel punto partono Ilia Koshevoy (Wilier – Selle Italia), Fausto Masnada (Androni – Sidermec) e Iuri Filosi (NIPPO – Vini Fantini) che prima si riportano su Scartezzini, staccandolo, e poi a 40 dalla conclusione anche su Kuen e Zabala.Il gruppo però reagisce anche in questo caso e annulla anche questo tentativo. Maggiore fortuna hanno invece Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), Egan Bernal (Androni – Sidermec) e Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert) su cui è bravo a riportarsi Steve Cummings (Dimension Data). I quattro iniziano il circuito finale con 19 secondi di vantaggio. Dietro però il gruppo non riesce a ricucire il gap con i fuggitivi, tanto che a 15 chilometri dalla conclusione il divario sale fino a 45 secondi per poi assestarsi a circa 30 fino al traguardo.
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