Giro dei Paesi Baschi 2025, Alex Aranburu riconfermato vincitore dopo la squalifica! (Aggiornato)

Alex Aranburu trionfa al termine di una giornata emozionante al Giro dei Paesi Baschi 2025. Il corridore della Cofidis è stato bravissimo nel riuscire a guadagnare qualche secondo di margine durante la discesa dall’ultimo GPM di giornata, lanciandosi poi in solitaria verso il traguardo e resistendo al rientro del gruppetto con i migliori della classifica generale dove Romain Gregoire (Groupama-FDJ) ha regolato Maximilian Schachmann (Sodal Quick-Step). Grazie al terzo posto di giornata, il tedesco riesce a riappropriarsi della maglia di leader della classifica, temporaneamente persa proprio durante la tappa dopo che Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) era riuscito a guadagnare un secondo di abbuono in uno degli sprint intermedi. Scende al terzo posto in classifica, invece, Joao Almeida (UAE Emirates XRG), quarto di giornata e scavalcato proprio dal giovane tedesco della Red Bull.
AGGIORNAMENTO: La giuria aveva deciso di squalificare Alex Aranburu, colpevole di aver tagliato la rotonda nel finale. A seguito del reclamo da parte della Cofidis, però, allo spagnolo è stato nuovamente assegnato il primo posto di giornata dato che le indicazioni del roadbook ufficiale prevedevano il passaggio a destra alla rotonda incriminata.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
La tappa è iniziata ad un ritmo molto elevato con numerosi tentativi di fuga che hanno finito per annullarsi. L’azione che segna le prime fasi di corsa si forma dopo il chilometro 25, quando a muoversi è Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale). Con lui inizialmente c’è Gerben Kuypers (Intermarché-Wanty) e i due vengono raggiunti da Mattéo Vercher (TotalEnergies), Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi) e Sinuhé Fernández (Burgos Burpellet BH). Il gruppo tuttavia non lascia andare e sono in molti a cercare di rientrare. A quel punto Armirail rilancia e con lui resta il solo Vercher, mentre alle loro spalle sono una ventina di corridori ad anticipare il gruppo, con all’interno già alcuni nomi interessanti come quello di Marc Soler (UAE Team Emirates XRG), Bauke Mollema (Lidl-Trek), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Jack Haig (Bahrain Victorious), e i nostri Samuele Battistella (EF Education – EasyPost) e Davide De Pretto (Team Jayco-AlUla).
Quando questi uomini sembrano ormai sul punto di rientrare sulla coppia di testa, si torna a salire e fra loro salta l’intesa, mentre il gruppo, che insegue con un ritardo attorno al minuto, è condotto dalla Soudal Quick-Step a ritmo in quel momento ancora regolare. Compreso il pericolo, Armirail allunga da solo, mentre alle sue spalle sono Quinn Simmons (Lidl-Trek), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Anthony Perez (Cofidis), Clément Braz Afonso (Groupama-FDJ), Pau Miquel (Equipo Kern Pharma), Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) e José Manuel Díaz (Burgos Burpellet BH) a tentare la sortita dopo che il precedente gruppo di contrattaccanti viene ripreso.
La loro azione viene vanificata dal forcing della UAE Team Emirates – XRG, che comunque non va a riprender Armirail, capace di scollinare con un vantaggio di 40 secondi. La corsa da quel momento esplode tuttavia ulteriormente perché entrano già in scena alcuni big. Quando mancano ancora più di 75 chilometri alla conclusione, infatti, sono Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe) e Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike) a tenerare la sortita, provocando l’immediata reazione del gruppo, che li riprende abbastanza rapidamente, finendo per andare a chiudere anche su Armirail grazie all’azione successiva, nata ad opera di Sergio Samitier (Cofidis), seguito da Brandon McNulty (UAE Team Emirates- XRG) e Florian Lipowitz (Red Bull – Bora – hansgrohe). Il tedesco rilancia ulteriormente quando arrivano anche altri uomini, tra i quali Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG), mentre invece fa fatica il leader Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step).
Ripreso il tedesco sono Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG) e Harold Tejada (XDS Astana Team) a partire, raggiunti da João Almeida (UAE Team Emirates XRG), Enric Mas (Movistar Team) e Nelson Oliveira (Movistar Team) poco più avanti. Con l’arrivo anche di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) il tentativo spaventa tutti i big, specialmente la Red Bull – Bora – hansgrohe rimasta fuori e Finn Fisher-Black e Aleksandr Vlasov si prodigano per chiudere. Esaurita l’azione riparte subito Marc Soler (UAE Team Emirates-XRG), sul quale rapidamente si riportano Clément Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale) e Rudy Molard (Groupama-FDJ), formando un terzetto che riesce per la prima volta a guadagnare un margine corposo.
Entrando nei 50 chilometri conclusivi i tre possono infatti contare su più di un minuto di vantaggio, con la Cofidis che interviene per limitare i danni. Il gap arriva così ad un massimo di 1’20” a 40 km dalla conclusione, prima che anche la Movistar si metta a tirare, riportando il gruppo sotto il minuto di ritardo. Grazie anche al forcing di Attila Valter (Visma|Lease a Bike) sulle prime dure rampe del Gainza, il gap scende a 40 secondi, mentre davanti Berthet riesce a restare da solo, tuffandosi in discesa con ormai quasi già un minuto sugli ex compagni di avventura, rapidamente ripresi dal gruppo, sempre condotto dai Movistar e nel quale fa di nuovo capolino il leader Schachmann.
Il tedesco approfitta poi di un momento di calma per iniziare una nuova azione a cui si accodano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), Axel Laurance (INEOS Grenadiers), Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe), raggiunti successivamente da Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale), Nelson Oliveira (Movistar Team), Warren Barguil (Team Picnic PostNL), Guillaume Martin (Groupama-FDJ), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), José Manuel Díaz (Burgos Burpellet BH) e Harold Tejada (XDS Astana Team). L’azione spaventa la UAE Team Emirates – XRG, che ferma Del Toro per mettersi al servizio di Almeida, rimasto dietro e senza grande supporto viste le fatiche già affrontate da Soler e McNulty.
Nella pianura che porta all’ultima salita Berthet paga gli sforzi e perde quasi tutto il suo vantaggio, iniziando la scalata con appena 14 secondi di vantaggio su un gruppo che si sta per riformare quando parte Tejada, provocando subito la reazione di Lipowitz, al quale si accoda Schachmann, mentre Aranburu gestisce bene lo sforzo e si riporta sotto assieme ad Almeida e Skjelmose, che hanno dovuto risalire tutto il gruppo. In vista del GPM Aranburu prova ad allungare, ma subito arriva la risposta di Schachmann, che salta poi nella ruota di Romain Grégoire (Groupama-FDJ) per fare un ultimo sforzo in vista dello scollinamento e iniziare la discesa in testa. Nel falsopiano si muove tuttavia Almeida, che riesce a prendere qualche metro prima di tuffarsi verso il traguardo, posto ormai appena a quattro chilometri.
Sul portoghese rientra prontamente Aranburu, mentre alle sue spalle gli altri provano ad organizzare un inseguimento. L’errore di Almeida ad una rotonda regala un po’ di margine ad Aranburu che ne approfitta subito per spingere a tutta. Lo spagnolo guadagna poi qualche altro metro affrontando una rotonda sul lato destro, ignorando le indicazioni dei segnalatori che invece portano tutti gli altri a passare sulla sinistra (scelta che lo mette inizialmente nei guai, ma che si rivelerà poi più che corretta). La sparata di Aranburu prosegue così fino al traguardo, dove si impone per appena tre secondi sul gruppetto dei migliori, regolato da Romain Grégoire, che per un’ora verrà poi decretato vincitore, prima che la giuria decida di riassegnare la vittoria ad Aranburu.
Risultato Tappa 3 Giro dei Paesi Baschi 2025
Classifiche Giro dei Paesi Baschi 2025
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