Mondiali Kigali 2025, il CT dei Paesi Bassi crede che Van Der Poel abbia delle possibilità: “Anche di Zurigo si diceva che era troppo duro per Mathieu”
Koos Moerenhout crede in Mathieu Van Der Poel per i Mondiali di Kigali 2025. Nonostante il percorso della prima rassegna iridata a corrersi nel continente africano sia decisamente movimentato e particolarmente adatto agli scalatori visti i quasi 5500 metri di dislivello (1000 in più rispetto a Zurigo, dove VDP ha conquistato la medaglia di bronzo), il CT dei Paesi Bassi ritiene, dopo aver visionato in prima persona il tracciato a fine novembre, che il 29enne della Alpecin-Deceuninck abbia comunque la possibilità di dire la sua e di lottare per un risultato importante. Il compito del 51enne, adesso, sarà convincere anche lo stesso ex iridato della fattibilità della cosa.
“Credo assolutamente che abbia delle possibilità. – ha dichiarato Moerenhout a Wielerflits – Ma naturalmente la cosa più importante è: ci crede anche Mathieu? In ogni caso, gli riferirò ciò che ho visto in Rwanda […] Alla fine della giornata, ci sono tutti quei metri di dislivello da tenere in conto. Per il tipico corridore da classiche che lavora per la primavera fiamminga… Sarà una sfida molto grande per Mathieu, ma non impossibile“.
Secondo il CT neerlandese, la sfida più grande per Van Der Poel è la salita del Mont Kigali (5,9 km al 6,9%) posta poco dopo la metà del percorso: “Questa salita cambia l’intero carattere della gara. Chi non è uno scalatore la sentirà sicuramente. Le salite del circuito sono più fattibili. Soprattutto, la salita in pavé a 2,5 chilometri dal traguardo: un Van Der Poel la può affrontare benissimo. Non gli farà male. Bisogna solo assicurarsi di essere in posizione, dopo tutti quei metri di dislivello”.
“Anche di Zurigo si diceva che era troppo duro per Mathieu – ha proseguito Moerenhout – Ha comunque conquistato un’ottima medaglia di bronzo e si è trovato davanti solo con un eccezionale Tadej Pogačar. Mathieu è in grado di gestire molte cose. Ma un percorso non è l’altro. Questo è decisamente più orientato verso la salita, non è esattamente disegnato per il fisico di Mathieu. Ma, d’altra parte, anche il difficile è possibile. Ma è soprattutto una decisione che deve prendere lui stesso. Io posso solo dirgli quello che ho visto e quello che ho vissuto”.
Se alla fine Van Der Poel optasse per fare i Mondiali, lui e la sua squadra dovranno adattare il calendario di conseguenza: “Non si può prescindere dal fatto che deve tracciare un programma sul quale deve basare gran parte della sua stagione. Questi Mondiali in Rwanda richiedono una preparazione completamente diversa rispetto alla scorsa stagione a Zurigo. È una questione che Mathieu, e certamente anche la sua squadra, devono valutare”.
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