Presentazione Squadre 2025: Soudal Quick-Step
In casa Soudal Quick-Step è andato in scena un lungo e progressivo processo di rinnovamento, iniziato ormai alcune stagioni fa e conclusosi nelle scorse settimane, quando è uscito di scena persino Patrick Lefevere, ovvero quello che è stato la figura di riferimento di tutta la storia, spesso gloriosa, della formazione belga. Nuova guida, nella persona di Jurgen Foré, e diversi nuovi corridori, anche se il grosso della rivoluzione, per quello che riguarda l’organico, era stato fatto ormai un anno fa, quando sbarcarono in squadra tanti giovanissimi, molto promettenti. Contando la loro crescita, la presenza di Remco Evenepoel e, complessivamente, un organico molto completo, rimanere nelle primissime posizioni della classifica mondiale è tutt’altro che impossibile.
Gli uomini più attesi
L’uomo copertina è sempre Remco Evenepoel, che si avviicnava al 2025 con grandi ambizioni, anche alla luce delle splendide cose fatte nella stagione appena alle spalle. Il destino, però, ha nuovamente complicato il percorso del bi-campione olimpico di Parigi 2024, che è stato vittima di un incidente in allenamento che gli è costato problemi fisici significativi e che ne sta condizionando la preparazione in vista della nuova stagione. L’obiettivo principale è il Tour de France, dove troverà però il massimo della concorrenza possibile in termini di classifica generale. Chissà, quindi, che le soddisfazioni più grandi non possano arrivare da qualche altro palcoscenico di enorme prestigio, dove il belga, una volta recuperato pienamente, possa far valere il suo enorme talento.
A dispetto degli anni che passano, rimane sempre un certo grado di attesa intorno a Mikel Landa. Il basco è stato protagonista di un notevole Tour 2024 e poi ha pagato una brutta giornata nell’arco della successiva Vuelta. Le sue qualità in salita rimangono comunque di alto profilo e, se avrà la necessaria ambizione, potrebbe ottenere ancora risultati pesanti, magari a quel Giro d’Italia dove tornerà con il ruolo di capitano. Nei programmi di inizio stagione, dovrà poi essere spalla di Evenepoel al Tour, compito che ha svolto con efficacia nella stagione 2024.
La maglia di campione europeo renderà poi particolarmente riconoscibile Tim Merlier, che attualmente è, senza dubbio, uno dei migliori velocisti del panorama mondiale. I suoi spunti sono garanzia di vittoria e il belga potrà finalmente tornare al Tour de France, alla ricerca di quel successo che, su quelle strade, è sempre un po’ più pesante degli altri. La concorrenza non mancherà, ma il velocista di Wortegem ha dimostrato di temere ben pochi rivali, quando la condizione è la migliore possibile.
Rimanendo nel settore degli stoccatori veloci, Paul Magnier è atteso alla conferma, dopo una stagione di debutto a dir poco esaltante. Il francese è veloce, tiene botta sui percorsi duri e sa muoversi con classe in finali convulsi: probabile quindi che il suo contatore delle vittorie e dei piazzamenti importanti possa continuare a correre, magari su arrivi anche di livello primario. Più esperto, ma molto simile come caratteristiche è Ethan Hayter, che ha cambiato colori dopo aver intrapreso un processo involutivo con la maglia della Ineos: il britannico spera di poter tornare a lasciare il segno su finali veloci e complicati, come ha saputo fare nei primi anni della sua carriera. Uomo da volata, ristretta ma non troppo, è anche lo statunitense Luke Lamperti, che è stato capace di togliersi buone soddisfazioni nel suo anno da matricola e che spera di riuscire ad alzare il livello dei successi, magari trovando giornate di grazie anche sul pavé.
L’organico della formazione belga pullula di corridori di ottima qualità, spendibili con diversi compiti nelle varie gare. In termini strategici, sia di squadra che individuali, hanno sicuramente un posto di rilievo nello scacchiere i belgi Ilan van Wilder e Mauri Vansevenant, che ormai sono entrati nel tempo della maturità e che hanno trovato il modo per conciliare gli eventuali compiti di supporto per il “super-capitano” Evenepoel con le ambizioni personali. Quando i profili altimetrici punteranno verso l’alto, ci si attenderanno spunti di qualità da Valentin Paret-Peintre, uno dei nuovi arrivati dal CicloMercato: il francese è scalatore purissimo ed è uomo che sa far fruttare le giornate di libertà concesse alle fughe, nell’arco delle corse a tappe. In salita se la cavano bene anche i secondo anno Gil Gelders e William Lecerf, che all’esordio fra i grandi sono stati in grado di raccogliere qualche soddisfazione e che non si sono nascosti quando c’era la possibilità di animare le corse con attacchi da lontano.
Da vedere poi quali saranno i compiti che verranno assegnati a Mattia Cattaneo ed a Gianmarco Garofoli, quest’ultimo appena approdato in squadra. Il bergamasco ha vissuto qualche momento caratterizzato da rapporti complicati con la squadra (soprattutto durante la Vuelta), ma le cose si sono ricomposte e lui ha finito poi per togliersi più di qualche soddisfazione a cronometro. L’anconetano, invece, proverà a dare il suo contributo alla causa, miscelando magari tentativi di fuga e giornate di gara “battezzate” con il tentativo di tenere duro e di giocarsi le proprie carte nel finale.
Per quel che riguarda il settore degli uomini da traguardo singolo, è arrivato un corridore del calibro di Maximilian Schachmann, che andrà alla ricerca di una condizione che possa riproiettarlo nella dimensione, mondiale, di qualche anno fa. Cercherà gloria, e magari anche un po’ di continuità in più, il danese Casper Pedersen, uomo d’attacco a lunga gittata, e lo stesso proverà a fare Pascal Eenkhoorn, che finora in carriera non ha raccolto quel che ci si poteva aspettare e che ha scelto di cambiare maglia (arriva dalla Lotto) per cercare una svolta in positivo. Molto interesse c’è poi intorno a Martin Svrček, che vivrà la sua terza annata da pro’, a fronte del fatto che non ha ancora 22 anni: nel 2024 è stato secondo al Mondiale U23, risultato che lo ha rilanciato dopo un periodo non brillantissimo. Se riuscirà a trovare il giro di gambe giusto, lo slovacco è corridore che può risultare importanti nei finali di gare complicate e magari caotiche.
Josef Černý rimane un pilastro della squadra, date le sue capacità di spendersi a favore dei compagni e anche di ottenere qualche risultato rilevante, fra cronometro e tentativi di fuga da lontano. Lo stesso discorso, in termini di anzianità di servizio, può valere per Yves Lampaert, che alle spalle ha una carriera ben più rilevante sul piano dei risultati, ma che nelle ultime due stagioni è parso imboccare una traiettoria di leggera discesa. Il belga rimane comunque una risorsa importante nell’ambito delle corse di un giorno, settore nel quale proveranno a spiccare il nuovo arrivato Dries van Gestel, corridore già esperto e molto affidabile, e l’emergente Warre Vangheluwe, autore di qualche spunto notevole nell’arco del 2024. Qualche spunto, su traguardi di giornata, potrebbe piazzarlo anche Jordi Warlop, atleta che sa muoversi bene quando riesce a tener duro fino alle fasi decisivi della corsa.
In termini di lavoro per la squadra, trovano spazio in organico il “decano” Pieter Serry, una vera garanzia, il britannico James Knox, che spera di lasciarsi alle spalle le ultime, non esaltanti, stagioni, e Bert van Lerberghe, che rappresenta un supporto fondamentale per i velocisti designati e che proverà a dare il suo contributo in qualche classica, caratterizzata magari dalle pietre. A Louis Vervaeke si chiederà invece di mettersi all’opera in salita, in funzione dei capitani di corsa, mentre compiti di supporto saranno probabilmente chiesti anche ad Ayco Bastiaens, il quale non sembra avere le gambe la possibilità di mettersi in proprio a caccia di risultati importanti.
Le giovani promesse
A inizio 2024 i neoprofessionisti erano addirittura sette, mentre ora questo status spetta a un solo corridore, Andrea Raccagni Noviero. Il ligure, che compirà a breve 21 anni, è stato promosso dalla squadra di sviluppo e punta ad accumulare preziosa esperienza ad alto livello, non trascurando le possibilità di cercare qualche risultato eclatante nelle gare di un giorno e nelle cronometro, specialità che sembra gradire parecchio. Fra i “secondo anno” rientrano ancora nella categoria delle promesse sia Pepijn Reinderink che Antoine Huby, entrambi protagonisti di alcuni spunti interessanti nell’arco del 2024, ma il cui posizionamento nel gruppo dei “grandi” è ancora tutto da decifrare.
Organico Soudal Quick-Step 2025
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Potenziale Soudal Quick-Step 2025
Volate - 8.6
Colline - 8.8
Montagne - 8.2
Pavé - 6.4
8
La transizione ormai è completata. Non ci sarà più Patrick Lefevere al comando e non ci saranno tanti corridori che hanno fatto la storia di questa squadra negli ultimi anni. In organico però trovano spazio i tantissimi giovani ai quali è stata data recentemente la possibilità di crescere e che hanno dimostrato di saper fare buone cose anche al livello più alto. Con un campione assoluto come Evenepoel una parte di raccolto è garantita, ma la rosa è davvero zeppa di corridori che possono lasciare il loro marchio, su tutti i terreni, compreso quel pavé dove recentemente il "Wolfpack" è mancato.
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