Presentazione Vuelta a Asturias 2017

In terra di Spagna è giunta l’ora della Vuelta a Asturias 2017. La breve corsa a tappe iberica, giunta alla sua sessantesima edizione, vede quest’anno in programma tre giorni di corsa, calendarizzati tra il 29 aprile e l’1 maggio. La manifestazione è motivo di curiosità perché sarà sotto gli occhi di tutti lo stato di forma di Nairo Quintana, assente dalle corse dalla Tirreno – Adriatico: il colombiano infatti farà nelle Asturie la sua ultima apparizione prima di approcciare il Giro d’Italia. Come in buona parte del calendario continentale spagnolo, la Movistar rappresenta l’unico WorldTeam al via, affiancata da tre squadre Professional, sedici squadre Continental e la selezione spagnola per un totale di 21 formazioni al via. Ai nastri di partenza sarà presente anche una formazione italiana, la continental D’Amico – Utensilnord.

ALBO D’ORO RECENTE

2016 CARTY Hugh
2015 ANTON Igor
2014 non disputata
2013 TXURRUKA Amets
2012 INTXAUSTI Benat
2011 MORENO Javier
2010 DUARTE Fabio
2009 MANCEBO Francisco
2008 VICIOSO Angel
2007 GIL Koldo

I FAVORITI

Gli occhi di tutti sono senz’altro puntati su Nairo Quintana. Il vincitore della Vuelta a Espana 2016 è reduce da cinque settimane in Colombia e deve dimostrare di avere il colpo di pedale giusto per poter competere con i migliori sin dalla quarta tappa del Giro d’Italia, con arrivo sull’Etna. La breve corsa a tappe asturiana sarà utile per il colombiano al fine di ritrovare il ritmo di gara prima di cimentarsi nella corsa rosa. I maggiori pericoli per il colombiano arriveranno dalla Caja Rural – Seguros RGA e la Lokosphinx, potendo contare entrambi su due potenziali capitani come Sergio Pardilla, David Arroyo da una parte e Sergey Shilov e Dmitry Strakhov dall’altra. Grande attenzione andrà poi riposta su David Belda (Burgos – BH), Garikoitz Bravo (Euskadi Basque Country – Murias) ed il portoghese Ricardo Vilela (Manzana Postobon). Tanti infine i possibili outsider a partire da Oscar Sevilla (Medellin – Inder) e Oscar Puyol (Team UKYO), passando poi per Egor Silin (Radio Popular Boavista), David De La Fuente (Louletano – Hospital de Loulé), Gustavo Cesar Veloso (W52/ FC Porto), Oscar Eduardo Sanchez (Bicicletas Strongman), Diego Milan e Gregory Brenes (Inteja Dominican Cycling Team) e gli italiani Davide Rebellin (Kuwait – Cartucho.es) e Rinaldo Nocentini (Sport Clube de Portugal/Taviria).

 

IL PERCORSO

La manifestazione, che presenta un arrivo in salita e due traguardi adatti per finisseurs e attaccanti, strizza un occhio agli scalatori. La prima tappa in programma, la Oviedo – Pola de Lena di 168 km, è caratterizzata da un percorso ondulato, con l’Alto de Carabanzo (2,4 km all’8,8%) che verrà ripetuto due volte da un versante più agevole a 106 e a 51 chilometri dalla meta, prima di affrontare il terzo e ultimo passaggio su pendenze più incisive e il cui scollinamento è situato a 6 chilometri dal termine. La seconda frazione, la Soto Ribera – Alto del Acebo di 176 km, deciderà presumibilmente la classifica generale: l’ultima asperità di giornata, sulla quale è posto l’arrivo, si sviluppa per quasi 11 km e presenta una pendenza media del 7,2% con tratti al 16% e sarà preceduta da due salite di terza categoria e una di seconda, rendendo la tappa un vero banco di prova per gli scalatori. La terza frazione in programma, che porta da Cangas del Narcea a Oviedo lungo 119 chilometri di percorso, presenta a metà percorso la salita della Cabrunana (5,2 km al 6,2%) e a 7,4 chilometri dall’arrivo l’ascesa de El Violeo (3,6 km all’8,4%), che presumibilmente sarà giudice della tappa.

Tappa 1: Oviedo – Pola de Lena, 168 km
Tappa 2: Soto Ribera – Alto del Acebo, 176 km
Tappa 3: Cangas del Narcea – Oviedo, 119 km

MATERIALE TECNICO

Altimetria prima tappa

Planimetria prima tappa

Altimetria seconda tappa

Planimetria seconda tappa

Altimetria terza tappa

Planimetria terza tappa

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