Analisi Percorso Parigi-Roubaix 2025: 30 settori e 55 chilometri di pavé sulla strada verso la gloria

Qualche modifica, molte leggere e una un po’ più significativa, per il percorso della Parigi-Roubaix 2025, che rimane comunque fedele al suo ormai tradizionale disegno. L’ultimo appuntamento della campagna del pavé, in programma domenica 13 aprile, conterà 259,2 chilometri, quasi integralmente pianeggianti, ma segnati da una serie senza respiro di tratti con pavimentazione in pietra: per la precisione, i settori di pavé saranno 30 (uno in più rispetto al 2024), per un totale di 55,3 chilometri. La modifica più significativa di cui sopra riguarda l’ingresso alla Foresta di Arenberg, uno dei tratti leggendari della Monumento francese: quest’anno, i corridori vi si avvicineranno percorrendo una strada alternativa, nel centro abitato, in modo da entrare poi nel settore di pavè con una velocità ridotta, rispetto al percorso solito.

Percorso Parigi – Roubaix 2025

Compiègne – Roubaix (259,2 km)

Confermata la sede di partenza, che sarà nella pittoresca città di Compiègne, a nord est di Parigi. Il gruppo affronterà 95 chilometri pianeggianti e senza difficoltà particolari, buoni per far sì che si formi una fuga di corridori determinati a mettersi in mostra e magari ad affrontare con un po’ più di tranquillità i settori di pavé che verranno. Il primo di questi inizierà dopo 95,8 km di gara e sarà quello compreso fra Troisvilles e Inchy, lungo 2200 metri e caratterizzato da 3 stelle di difficoltà (l’intervallo in questione è fra 1, i più facili, e 5, ovvero quelli “infernali”). Poco dopo si entrerà nel settore numero 29 (la numerazione è discendente rispetto all’arrivo), quello che va da Viesly a Quiévy (1800 metri, 3 stelle), seguito immediatamente dal Quiévy-Saint-Python, lungo ben 3,7 chilometri e caratterizzato da 4 stelle di difficoltà. La sequenza proseguirà con il tratto di Saint-Python (1500 metri, 2 stelle).

Un breve momento di pausa porterà poi i corridori ad affrontare un’altra raffica di pietre. Si ricomincia con il tratto che va da Vertain a Saint-Martin-sur-Écaillon (2,3 km, 3 stelle), si prosegue con il settore numero 25, da Verchaing-Maugré a Quérénaing (1600 metri, 3 stelle) e si continua con il tratto da Quérénaing ad Artres (1300 metri, 2 stelle), che segnerà anche la virtuale boa di metà gara. La difficoltà successiva sarà il settore numero 23, da Artres a Famars (1200 metri, 3 stelle), che rappresenta una novità assoluta per la corsa. A seguire ci saranno, nell’arco di pochissimi chilometri, i pavé di Quérénaing – Maing (2500 metri) e Maing – Monchaux-sur-Écaillon (1600 metri), entrambi da tre stelle di difficoltà. Usciti da questa fila di pietre, i corridori avranno una dozzina di chilometri per rifiatare, che saranno però preambolo di un momento difficilissimo, e potenzialmente decisivo della corsa.

Al km 154,5 si entrerà infatti nel settore Haveluy – Wallers (2500 metri, quattro stelle), scomodo antipasto rispetto al successivo, quello della leggendaria Trouée d’Arenberg (2300 metri, 5 stelle). L’ingresso nella Foresta rappresenta un momento chiave dell’intera gara e sarà anche caratterizzato dal nuovo tracciato, che porterà i corridori ad affrontare una serie di curve, rispetto a quanto avveniva fino al 2023, quando si entrava “dritti” nel settore, portando con sé una velocità altissima e grandi rischi di incidenti. Nel dettaglio, i corridori lasceranno la strada principale affrontando un “sinistra-destra” che li porterà sulla Rue de Croy, parallela alla direttrice iniziale; in prossimità dei binari della ferrovia, poi, si affronterà un “destra-sinistra” che riporterà la corsa sulla strada solita, giusto in prossimità del passaggio a livello che di fatto segna l’inizio della Foresta. Inevitabile che la lotta per le posizioni di testa sia in ogni caso feroce, considerando il fatto che chi prenderà queste curve in fondo al gruppo dovrà fare grandi sforzi per rilanciare l’azione.

Fuor di Foresta, la corsa entrerà negli ultimi 90 chilometri di gara, che verranno inaugurati dal settore Wallers a Hélesmes (1600 metri, 3 stelle), seguito dal “quattro stelle” Hornaing-Wandignies (3700 metri). Fra i -75 e i -70, inoltre, i corridori dovranno affrontare l’arcigna doppietta di pavé composta dal settore Warlaing – Brillon (2400 metri, 3 stelle) e dal Tilloy – Sars-et-Rosières (2400 metri, 4 stelle), che rappresenteranno un altro momento potenzialmente significativo. I tratti di Beuvry-la-Forêt-Orchies (1400 metri, 3 stelle) e Orchies (1700 metri, 3 stelle) saranno giusto un po’ più semplici, ma poco dopo arriverà un’altra combinazione decisamente spigolosa, fatta dal settore numero 12, quello da Auchy-lez-Orchies a Bersée (2,7 km, 4 stelle), e dal numero 11, altro nome leggendario di questa corsa: si affronterà infatti Mons-en-Pévèle, lingua di pietre lunga 3 chilometri e caratterizzata, ovviamente, da 5 stelle di difficoltà. Il settore in questione si concluderà a 45 chilometri dal traguardo e potrebbe segnare un vero momento spartiacque della gara, considerati i 200 chilometri già nelle gambe e quello che c’è ancora da affrontare.

In questo tratto, infatti, chi ne avrà di più dovrà provare a lucrare sul vantaggio appena costruito, dato che i settori immediatamente successivi, dal 10 all’8, non sono particolarmente difficili: in sequenza ci saranno Mérignies-Avelin (700 metri, 2 stelle), Pont-Thibaut-Ennevelin (1400 metri, 3 stelle) e Templeuve, tratto che è diviso in due semi-settori, uno da 200 metri e uno da 500 (rispettivamente a 1 e 2 stelle). A quel punto saremo negli ultimi 30 chilometri di gara, ma mancheranno ancora 7 settori di pavé: il primo sarà quello che va da Cysoing a Bourghelles (1300 metri, 3 stelle), seguito a breve distanza dal tratto Bourghelles-Wannehain (1100 metri, 3 stelle), preamboli quasi “comodi” rispetto ai due successivi. Ai meno 19,8 dal traguardo si entrerà infatti nel tratto di Camphin-en-Pèvéle, lungo 1800 metri, caratterizzato da 4 stelle di difficoltà e seguito subito da un altro pavé leggendario, quello del Carrefour de l’Arbre. Qui, lungo i 2100 metri di pietre a cinque stelle, si decideranno con ogni probabilità i giochi o, quantomeno, si ridurrà di molto il numero dei pretendenti al successo finale.

Alla fine del settore numero 4 mancheranno 15 chilometri all’arrivo, in cui troveranno ancora spazio i settori di Gruson (1100 metri, 2 stelle), di Willems-Hem (1400 metri, 2 stelle) e l’ultimo, quello che si trova già nell’abitato di Roubaix (300 metri) e che è intitolato a Charles Crupelandt, unico nativo della cittadina a vincere questa corsa (nel 1912 e nel 1914). La Monumento francese è peculiare fino all’ultimo metro, dato che lo storico arrivo è posto all’interno del Velodromo di Roubaix: prima di poter alzare le braccia al cielo, o anche solo di godersi la soddisfazione di aver portato a termine una gara così dura, ci saranno da percorrere un giro e mezzo di pista, frangente che, in caso di volata di un gruppo ristretto, porterà con sé anche tante implicazioni tattiche.

Settori Pavé Parigi – Roubaix 2025

Altimetria e Planimetria Parigi – Roubaix 2025

Cronotabella Parigi – Roubaix 2025

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