Analisi Percorso Giro di Svizzera 2024: un tracciato per scalatori con ben quattro arrivi in salita e una cronoscalata finale

Il Giro di Svizzera 2024 si preannuncia decisamente adatto agli scalatori. Solitamente già piuttosto impegnativo, il tracciato della corsa elvetica sarà quest’anno ancora più duro, proponendo dal 9 al 16 giugno ben cinque arrivi in salita nelle ultime cinque giornate di gara, quattro dei quali al termine di tappe in linea e uno nella cronoscalata finale. Inoltre, a parte la breve prova contro il tempo di apertura, anche le restanti due frazioni saranno abbastanza movimentate, e solo una delle due potrebbe concludersi con una volata. Un percorso dunque nel complesso piuttosto esigente, che metterà alla prova quanti hanno scelto questo prestigioso appuntamento del calendario WorldTour come rifinitura in vista del Tour de France.

Percorso Giro di Svizzera 2024

Come accaduto spesso nella storia della corsa, si comincerà con una prova contro il tempo totalmente pianeggiante che si svolgerà lungo le strade di Vaduz, capitale del Liechtenstein. Una crono brevissima, praticamente un prologo, che vedrà i corridori percorrere quello che a tutti gli effetti è un rettangolo di 4800 metri composto da lunghi rettilinei e poche curve. Una prova dunque molto veloce e non troppo tecnica, adatta ovviamente agli specialisti delle lancette e a quei corridori particolarmente esplosivi, come pistard o velocisti.

Il giorno seguente si ripartirà da Vaduz per affrontare quella che è la tappa più lunga di questa edizione, 177,3 chilometri abbastanza mossi fino a Regensdorf. I primi 35 dopo il via saranno sostanzialmente pianeggianti e condurranno ai piedi del primo GPM di giornata, Kerenzerberg (5,8 km al 4,6%), seguito una ventina di chilometri più tardi dalla salita di Ricken (6,1 km al 5,8%). Da qui inizierà un segmento di gara di un’ottantina di chilometri senza grosse asperità ma senza neanche un metro di pianura, un continuo saliscendi che, dopo essere transitati anche dal traguardo volante e dal KM Tissot (due sprint in 1000 metri, entrambi con abbuoni), si concluderà ai -20 dalla conclusione. Poco dopo, la strada tornerà però a salire verso l’ultimo GPM, quello di Regensberg (3,5 km al 5,7%), che verrà scollinato a poco più di dieci chilometri dall’arrivo, cinque dei quali di discesa e cinque pianeggianti. Il finale sembra quindi aperto a più soluzioni, dalla volata per velocisti resistenti al colpo di mano di un qualche attaccante.

La terza frazione sarà nel complesso più semplice della precedente, ma gran parte del dislivello si concentrerà nel finale, che dovrebbe dunque risultare più selettivo. Il via verrà dato da Steinmaur e per i primi 120 dei 161,7 chilometri in programma, comprensivi di un breve circuito iniziale, il gruppo non incontrerà particolari difficoltà altimetriche, anche se il tracciato non sarà quasi mai effettivamente pianeggiante. Una volta entrati negli ultimi 40 chilometri e superato il traguardo volante inizierà quindi il GPM di Oberwil-Lieli (2,9 km al 6,5%), seguito da una quindicina di chilometri abbastanza movimentati, comprendenti i due sprint con abbuoni, prima dell’accoppiata composta dalle salite di Aeugst am Albis (2,6 km al 6,9%) e dell’Albispass (1,8 km al 6,8%). In vetta a quest’ultimo mancheranno poco più di dieci chilometri all’arrivo, quasi tutti di discesa a eccezione di due ulteriori brevi strappi negli ultimi 3000 metri; il secondo porterà direttamente sul traguardo di Rüschlikon, dove a imporsi potrebbe quindi essere un puncheur.

Con la quarta giornata di gara arriverà il momento del primo dei quattro traguardi in quota consecutivi e, con buona probabilità, si accenderà la lotta per la classifica generale. Fino alla salita finale, però, la tappa non offrirà particolari spunti dato che, a parte il GPM dell’Albispass (3,3 km al 6,9%) subito dopo la partenza da Rüschlikon, il percorso sarà in buona parte pianeggiante. Una volta superato il traguardo volante, posto ai -35 dalla conclusione, la strada comincerà tuttavia a salire e lo farà per una ventina di chilometri, inizialmente in maniera leggera e poi, negli ultimi 4500 metri, corrispondenti al GPM di Schöllenen, con una pendenza media del 7,6%. A quel punto, giunti ad Andermatt e con ancora 13,5 chilometri da percorrere, ci sarà un tratto più semplice di 3400 metri che, superati gli sprint con abbuoni, porterà ai piedi dell’ascesa finale del Passo del San Gottardo, affrontata però dal versante più semplice. La salita vera e propria misura 8,1 chilometri, al 6,7% di media, e sarà qui che bisognerà cercare di fare la differenza, anche perché negli ultimi 2000 metri la strada spianerà.

Uno schema simile, seppur con un inizio più impegnativo, ci sarà anche nella quinta frazione, che si svolgerà interamente nel Canton Ticino e collegherà due località molto vicine tra loro, Ambrì e Carì, con un percorso che però sarà lungo 148,6 chilometri. Dopo il via si percorrerà un circuito iniziale di circa 17 chilometri comprendente il GPM di Ronco (5,9 km al 7,4%), usciti dal quale ci sarà già un primo passaggio da Carì scalando un’ascesa piuttosto dura di 7600 metri, con una pendenza media del 10%. A quel punto si transiterà dal traguardo in direzione opposta rispetto al finale e si affronterà in discesa quella che poi sarà la salita conclusiva, ma giunti in fondo mancheranno ancora 100 chilometri alla conclusione, buona parte dei quali formati da un lungo tratto per lo più pianeggiante che porterà il gruppo a sfiorare Bellinzona prima di ritornare indietro percorrendo in parte una strada parallela a quella affrontata all’andata, e in parte la stessa strada. Superati gli sprint con abbuoni e il traguardo volante inizierà quindi l’ascesa finale verso l’arrivo, 10,5 chilometri all’8%, che sarà ovviamente decisiva per il successo di giornata e che ufficialmente si concluderà a soli 1000 metri dal traguardo, anche questi, però, tutti in salita.

Nella sesta tappa si sarebbe dovuti partire da Locarno, sulla sponda elvetica del Lago Maggiore, e la corsa avrebbero dovuto toccare il punto più alto di questa edizione, i 2478 metri del Nufenenpass, ma a causa della neve ancora presente sul passo gli organizzatori sono stati costretti a tagliare questa ascesa e buona parte dell’originario tracciato di 151,4 chilometri. Alla fine saranno solo 42,5 i chilometri che si percorreranno, con partenza da Ulrichen, sostanzialmente alla fine della discesa dal Nufenenpass; da qui ce ne saranno 35 di strada piuttosto favorevole, transitando in questo tratto anche dallo sprint intermedio, ma giunti agli ultimi 7400 metri inizierà l’ascesa finale verso Blatten-Belalp, lungo la quale saranno posti anche gli sprint con abbuoni. Si tratta di una salita decisamente impegnativa di sei chilometri, con una pendenza media del 9% e, nel finale, con anche diversi tratti in doppia cifra, e come nella giornata precedente il GPM non sarà posto all’arrivo, ma la strada continuerà comunque a salire per altri 1400 metri, sempre con pendenze piuttosto dure.

Un nuovo traguardo in quota ci sarà anche nella settima frazione, piuttosto breve, di soli 118,1 chilometri, ma decisamente esplosiva, con più di 3000 metri di dislivello. Trattasi sostanzialmente di un lungo circuito di una sessantina di chilometri da ripetere per due volte, che prenderà il via e si concluderà a Villars-sur-Ollon, da dove la tappa partirà subito in salita per affrontare il GPM del Col de la Croix (3,8 km all’8,9%). Questi sarà seguito da una lunga discesa divisa in due parti e da un tratto di fondovalle che riporterà i corridori verso la località di partenza/arrivo, dove si transiterà a fianco del traguardo dopo aver scalato la salita di Villars (7,3 km all’8,2%). A quel punto si percorrerà il circuito una seconda volta, con ancora Col de la Croix, dove difficilmente si muoverà qualcuno dato che mancheranno ancora più di 50 chilometri alla conclusione, e l’impegnativa e probabilmente decisiva ascesa finale, il cui GPM sarà posto a soli 1400 metri dall’arrivo.

Se tutte queste montagne non saranno bastate per fare la differenza e i giochi saranno ancora aperti, tutto si deciderà con la tradizionale cronometro finale. Anche questa si concluderà in salita (quinto arrivo in quota consecutivo), la stessa affrontata il giorno precedente e che porterà quindi sul traguardo di Villars-sur-Ollon al termine di una prova di 15,7 chilometri. Di questi, i primi 5200 metri dopo la partenza da Aigle, presso il Centro Mondiale del ciclismo dell’UCI, saranno pianeggianti, ma una volta superato il primo rilevamento cronometrico la strada salirà fin sull’arrivo, prima del quale ci sarà un secondo intermedio a 3,2 chilometri dalla conclusione. È qui che verrà incoronato il vincitore finale dell’87° Giro di Svizzera.

Tappe Giro di Svizzera 2024

Tappa 1 (09/06): Vaduz – Vaduz (4,8 km – crono)
Tappa 2 (10/06): Vaduz – Regensdorf (177,3 km)
Tappa 3 (11/06): Steinmaur – Rüschlikon (161,7 km)
Tappa 4 (12/06): Rüschlikon – Passo del San Gottardo (171 km)
Tappa 5 (13/06): Ambrì – Carì (148,6 km)
Tappa 6 (14/06): Ulrichen – Blatten-Belalp (42,5 km)
Tappa 7 (15/06): Villars-sur-Ollon – Villars-sur-Ollon (118,1 km)
Tappa 8 (16/06): Aigle – Villars-sur-Ollon (15,7 km – crono)

Altimetrie e Planimetrie Giro di Svizzera 2024

Tappa 1 (09/06): Vaduz – Vaduz (4,8 km – crono)

Tappa 2 (10/06): Vaduz – Regensdorf (177,3 km)

Tappa 3 (11/06): Steinmaur – Rüschlikon (161,7 km)

Tappa 4 (12/06): Rüschlikon – Passo del San Gottardo (171 km)

Tappa 5 (13/06): Ambrì – Carì (148,6 km)

Tappa 6 (14/06): Ulrichen – Blatten-Belalp (151,4 km)

Tappa 7 (15/06): Villars-sur-Ollon – Villars-sur-Ollon (118,1 km)

Tappa 8 (16/06): Aigle – Villars-sur-Ollon (15,7 km – crono)

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