Analisi Percorso Giro di Romandia 2025: due cronometro e un arrivo sopra i 2000 metri per una corsa aperta a tante soluzioni

Il Giro di Romandia 2025 rimane nel solco della tradizione e presenta un percorso decisamente movimentato, oltre che particolare. Nell’arco dei sei giorni di corsa, che si svolgeranno da martedì 29 aprile a domenica 4 maggio, i corridori in gara dovranno affrontare infatti ben due prove contro il tempo, un prologo e una cronometro più lunga, che sarà peraltro probabilmente decisiva, dato che è stata posta a chiusura della competizione. In tutto i chilometri da macinare saranno 683,34, a fronte di un dislivello positivo di ben 13087 metri. Ci sarà quindi parecchio da scalare per poter portare a compimento la gara, che si concluderà sul lungolago di Ginevra.

Percorso Giro di Romandia 2025

Confermato il disegno di un prologo ad inaugurare la sei giorni di gara. Questa volta il teatro della breve prova contro il tempo sarà Saint-Imier, che ospiterà un tracciato ad anello di poco meno di 3500 metri, con 62 metri di dislivello positivo. I corridori, soprattutto quelli che avranno obiettivi di classifica generale, dovranno affrontare il tutto con molta attenzione, date anche le diverse curve che scandiranno il percorso.

La prima tappa in linea, che prenderà il via da Münchenstein, rappresenta la tappa più lunga e contemporaneamente la frazione forse meno determinante della sei giorni elvetica. Dopo un breve strappo nei primissimi metri di gara e il GPM di Grindel (2,3km al 6,5%) dopo 28 chilometri, infatti, il percorso prevede un tratto di pianura e poi un leggero falsopiano in salita verso la zona centrale della tappa dove i corridori affronteranno tre salite in rapida successione. Mont-Crosin (2,3km al 7,2%), Col de Pontins (4,5km al 7,6%) e Chaumont (3km all’11,9%) rappresentano tre asperità complesse, ma il loro posizionamento, con lo scollinamento dall’ultima salita che sarà ad oltre 75 chilometri dalla conclusione, le renderà più che altro solo un primo test per la gamba senza delle vere implicazioni per la classifica generale. Una discesa e un lungo tratto di valle porteranno poi  i corridori verso gli ultimi 30 chilometri, caratterizzati da un tratto di saliscendi prima del finale, dove un breve strappo di 1km al 6,7% anticiperà la flamme rouge e l’arrivo di Fribourg.

La terza giornata richiederà ai corridori di essere pronti sin dal via. Dopo il via da Bevaix, infatti, la carovana affronterà immediatamente la lunga ascesa al Col de la Tourne (7km al 7,7%), seguita, dopo una breve discesa, dalla lunga ascesa al Mauborget (9,8km al 5,4%). Questa accoppiata di salite rappresenterà sicuramente il trampolino di lancio perfetto per una fuga che, considerati i chilometri successivi, potrebbe trovare in questa giornata anche il colpo grosso. Dopo circa 30 chilometri di valle, infatti, i corridori affronteranno un’altra accoppiata di salite: Les Grattes (5,8km al 5,9%) e poi il durissimo strappo di Le Chaumont (3,2km all’11,4%). Nonostante le pendenze arcigne di quest’ultima salita, che rappresenta anche l’ultimo ostacolo di giornata, il posizionamento del GPM a poco meno di 50 chilometri dall’arrivo non sembra lasciare spazio ad azioni degli uomini di classifica, soprattutto considerando che, dopo la discesa, gli ultimi 32 chilometri verso il traguardo di La Grande Béroche saranno tutti completamente pianeggianti.

La quarta frazione apre il trittico di giornate in cui, con tutta probabilità, si deciderà la classifica generale. I 183 chilometri nei dintorni di Cossonay, città di partenza e arrivo, infatti, saranno caratterizzati da un continuo saliscendi che avrà sicuramente ripercussioni anche sulle gambe degli uomini di classifica. La giornata sarà caratterizzata da un triplice passaggio sulla linea di arrivo, con tre anelli diversi che verranno affrontati in sequenza. Il primo dopo la partenza avrà al suo interno la breve salita di Montcherand (4,7km al 4%), mentre il secondo, pur proseguendo con il percorso vallonato, non prevede GPM. Dopo il secondo passaggio sul traguardo al chilometro 107, i corridori si dirigeranno poi verso Moiry dove è posto l’attacco alla salita principale di giornata, il Col de Mollendruz (14,1km al 3,5%). La salita, lunga ma con pendenze decisamente dolci, difficilmente riuscirà a fare la differenza tra gli uomini di classifica ma sicuramente scremerà il gruppo prima dell’approccio al finale. Dopo lo scollinamento, infatti, una discesa seguita poi da un lungo falsopiano sempre favorevole porterà i corridori per l’ultima volta a Cossonay, dove sarà uno strappo di 2,2km al 5,7% a decidere chi si aggiudicherà la tappa e dove, dopo la cronometro inaugurale, sarà possibile vedere i primi distacchi in classifica.

La quinta giornata di corsa sarà con tutta probabilità quella che deciderà gli esiti di questa edizione del Giro di Romandia. Basteranno pochi chilometri dopo il via da Sion affinché i corridori si trovino ad affrontare il primo dei 5 GPM in programma, con l’ascesa verso Anzère (14,5km al 7%) che metterà subito alla prova le gambe sia di chi proverà ad andare in fuga sia di chi vorrà giocarsi le sue carte in ottica di classifica generale. Dopo lo scollinamento, una breve discesa anticipa il secondo GPM, quello verso Lens (3,8km al 5,8%). Dopo lo scollinamento, previsto dopo 35,5 chilometri, i corridori avranno già passato 18,3 chilometri in salita, con ancora 3 asperità decisamente impegnative da affrontare. Una ventina di chilometri di valle porterà i corridori a Granges dove, dopo lo sprint intermedio, la strada tornerà a salire prima con il GPM di Nax (11,5km al 6,8%) e poi subito dopo con quello di Suen (5,8km al 5,1). La successiva discesa sarà poi l’ultima occasione per rifiatare prima dell’attacco di quella che sarà la salita più importante di tutta la corsa, quella verso il traguardo di Thyon 2000. I 20,2 chilometri al 7,7% saranno il teatro dello scontro decisivo tra gli uomini di classifica, dove verranno premiati coloro che saranno in grado di tenere un ritmo costante nella prima parte e che poi negli ultimi 5 chilometri, dove sono previste le pendenze più impegnative, riusciranno a fare la differenza prima del traguardo.

A chiudere la settimana elvetica sarà, nuovamente, una cronometro. I 17,1 chilometri intorno a Ginevra rappresenteranno l’ultima occasione per gli specialisti di trovare un importante successo, ma daranno la possibilità anche agli uomini di classifica di provare a scalare qualche posizione nei confronti degli scalatori puri che potrebbero patire i lunghi rettilinei che caratterizzano il percorso. Escludendo alcuni tratti tecnici in centro alla città, infatti, la maggior parte della prova si svilupperà su lunghi rettilinei dove chi riuscirà a sviluppare più potenza riuscirà a trarre un vantaggio non indifferente nei confronti dei rivali. A livello altimetrico, inoltre, nonostante la prova sia per la maggior parte del percorso piatta, un piccolo strappo subito dopo il via e una leggera salita nei chilometri che precedono il rilevamento cronometrico intermedio saranno sicuramente dei fattori per stabilire sia il vincitore di giornata che la classifica finale.

Tappe Giro di Romandia 2025

Prologo (29/04): Saint-Imier – Saint-Imier (3,44 km, crono)
Tappa 1 (30/04): Münchenstein – Fribourg (194,4 km)
Tappa 2 (01/05): La Grande Béroche/Bevaix – La Grande Béroche (157 km)
Tappa 3 (02/05): Cossonay – Cossonay (183,1 km)
Tappa 4 (03/05): Sion – Thyon 2000 (118,2 km)
Tappa 5 (04/05): Genève – Genève (17,1 km – crono)

Altimetrie e Planimetrie Giro di Romandia 2025

Prologo (29/04): Saint-Imer – Saint-Imer (3,44 km, crono)

Tappa 1 (30/04): Münchenstein – Fribourg (194,4 km)

Tappa 2 (01/05): La Grande Béroche/Bevaix – La Grande Béroche (157 km)

Tappa 3 (02/05): Cossonay – Cossonay (183,1 km)

Tappa 4 (03/05): Sion – Thyon 2000 (118,2 km)

Tappa 5 (04/05): Genève – Genève (17,1 km – crono)

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