Analisi Percorso Il Lombardia 2025 – Da Como verso Bergamo passando per 6 salite, 4400 metri di dislivello e un temibile strappo finale

La fine della stagione è ormai sempre più vicina ed è tempo de Il Lombardia 2025. La quinta e ultima Classica Monumento dell’anno, in programma per sabato 11 ottobre, si snoderà fra Como e Bergamo, con quest’ultima sede di arrivo e con l’alternanza di senso di percorrenza confermata rispetto alle scorse stagioni. Il via sarà infatti sulla sponda occidentale del Lario, mentre sarà la Città dei Mille a vedere la conclusione di una gara fra le più dure di tutto il calendario professionistico mondiale. Il percorso mette insieme infatti, oltre a un chilometraggio vicino ai 250, sei salite prealpine e strade mai completamente pianeggianti, come testimonia il dislivello positivo complessivo, che tocca i 4400 metri.

Percorso Il Lombardia 2025

Como – Bergamo (241 chilometri)

Il ritrovo di partenza, con relativo cerimoniale, sarà nella centrale piazza Cavour di Como, da dove i corridori si sposteranno per un tratto neutralizzato che misura 6,1 chilometri. In via Papa Clemente XIII sarà poi tempo di gara vera, con il gruppo che muoverà in direzione di Cantù, su strade già abbastanza movimentate. Dopo una trentina di chilometri di corsa, si arriverà nell’abitato di Canzo, da dove si inizierà a salire verso la Madonna del Ghisallo (8,2 km al 3,8%), primo “Gpm” di giornata. La salita, uno dei simboli del ciclismo italiano, verrà affrontata dal versante più morbido, che prevede poi un breve tratto di rimbalzo verso Civenna. Da lì sarà tutta discesa, verso Onno e verso la sponda lecchese del Lario, che verrà percorsa in direzione sud e che porterà la corsa a sfiorare l’abitato di Lecco.

Si proseguirà ancora in direzione sud, su una strada statale, fino a Olginate, dove si attraverserà l’Adda per andare a mettere nel mirino le prime salite bergamasche. Prima ci sarà però da affrontare la strada che risale la Valle san Martino, in direzione Caprino Bergamasco, che non è categorizzata, ma che è contraddistinta da diversi tratti di salita, in alcuni angoli anche abbastanza pronunciata. Una volta entrati nel territorio della provincia orobica, inizierà il settore principale della Monumento lombarda, che di fatto non prevederà più pianura da qui fino all’arrivo. In corrispondenza del km 95 di gara comincerà l’ascesa verso Roncola, nome mitico del ciclismo locale: la salita misura 9,4 km, con una pendenza media del 6,6% e una punta del 17%. La salita vera e propria, peraltro, prosegue per qualche chilometro, arrivando a Costa valle Imagna, abitato posto oltre i 1000 metri di altitudine.

A quel punto si scenderà, percorrendo una strada da affrontare con perizia e attenzione, si arriverà a Ponte Giurino e si risalirà subito, in direzione Berbenno. L’ascesa in questione è abbastanza agevole (6,8 km al 4,6%), ma è un tratto che può anche portare a qualche movimento strategico, anche perché al momento di attaccarlo saremo già oltre la boa di metà gara. Finita la salita, si scende verso Zogno e si fa rotta verso San Pellegrino Terme, dove i corridori andranno a prendere il Passo della Crocetta (11 km al 6,2 per cento, con una punta all’11 per cento e una pendenza che spesso si avvicina allo zero). Attenzione alla combinazione fra gli ultimi 1000 metri, che si avvicinano al 10 per cento, e il tratto di falsopiano negativo immediatamente successivo allo scollinamento, altro punto che potrebbe solleticare la fantasia degli attaccanti.

Finita la “discesina”, si torna a salire verso Zambla Alta (9,5 km al 3,5%), altra ascesa caratterizzata da diversi tratti di respiro e da un finale molto duro, dato che gli ultimi 2000 metri hanno pendenza media del 7 per cento e alcune punte in doppia cifra. In corrispondenza del “Gpm”, quando mancheranno circa 65 km all’arrivo, saremo al punto di maggiore altitudine della giornata. Nuova discesa, prima più secca e via via più dolce, fino a Gazzaniga e ulteriore nuova risalita, in direzione del Passo di Ganda: la salita è, in termini numerici, la più dura di giornata, dati i 9,2 km di lunghezza e il 7,3 per cento di pendenza media e sarà con ogni probabilità un tratto decisivo per le sorti della corsa, considerando pure che la parte più dura è l’ultima, che arriverà sotto le ruote dei corridori quando i chilometri percorsi saranno già più di 200.

Una volta in vettà, ci saranno altri trenta km da percorrere, principalmente in discesa lungo le strade della Val Seriana. Il finale, però, riserva altre fatiche per i corridori, con un tracciato che potrebbe ancora riservare delle sorprese, se la corsa non sarà già finita, in termini agonistici, sulle salite precedenti: si arriverà infatti a Bergamo passando per largo Colle Aperto, percorrendo una strappo di poco più di un chilometro, con pendenza che accarezza l’8 per cento medio. In quello che è un altro luogo divenuto simbolo del Lombardia ci sarà da attendersi un’indescrivibile quantità di spettatori, pronti a godersi il passaggio di tutti i corridori rimasti in lizza per i risultati più importanti e anche di quelli più attardati. Finito lo strappo, si andrà verso la parte bassa del capoluogo orobico, percorrendo tre chilometri abbastanza morbidi, in direzione dello striscione del traguardo, posto in viale Roma.

Salite Il Lombardia 2025

41,2 | Madonna del Ghisallo (8,2 km al 3,8%, max. 8,4%)
103,8 | Roncola (9,4 km al 6,6%, max. 17%)
131,9 | Berbenno (6,8 km al 4,6%, max. 8%)
164,8 | Passo della Crocetta (11 km al 6,2%, max. 11%)
177,6 | Zambla Alta (9,5 km al 3,5%, max. 10%)
209,5 | Passo di Ganda (9,2 km al 7,3%, max. 15%)
237,7 | Bergamo Alta (1 km al 7,9%, max. 12%)

Altimetria e Planimetria Il Lombardia 2025

Cronotabella Il Lombardia 2025

 

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