Parigi 2024, Richard Carapaz accusa la federazione ecuadoriana: “Vogliono escludermi dai Giochi”
Richard Carapaz attacca pesantemente la federazione ciclistica ecuadoriana. Il campione olimpico in linea di Tokyo 2020 ha, attraverso un comunicato pubblicato sui suoi account ufficiali sui social media, accusato la federazione del suo paese di volerlo escludere dalla selezione della nazionale per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e di voler favorire il suo connazionale Jonathan Narvaez (INEOS – Grenadiers). Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane, questa volta il corridore della EF Education – EasyPost esce allo scoperto in maniera chiara.
Si legge nel comunicato che la Locomotora del Carchi accusa la federazione di aver scelto un meccanismo di selezione dell’unico corridore che potrà partecipare ai Giochi che “è chiaramente non imparziale e che è privo dei principi fondamentali di giustizia e di equità sportiva“. La federazione dell’Ecuador ha infatti utilizzato un sistema di punti che prende in considerazione quanto fatto nel corso di questa stagione, ma non ha reso pubblico questo sistema fino a marzo, quando la stagione era già ben avviata
“I punti sono stati considerati a partire da gennaio – dettaglia – Ma i regolamenti non sono stati resi pubblici fino a marzo, quando c’era già una differenza di punti tra gli atleti. È chiaro che le regole introdotte dalla Federazione hanno come unico criterio quello di favorire il mio connazionale, lasciando da parte ogni considerazione giusta ed obiettiva”.
Pur ringraziando la Federazione Ecuadoriana di Ciclismo e il Comitato Olimpico Ecuadoriano di aver richiesto al CIO uno slot in più per l’Ecuador per la corsa olimpica di Parigi, il vincitore del Giro d’Italia 2019 ha evidenziato come “questa richiesta è arrivata il 3 aprile, quando in realtà si sarebbe potuto fare fare molto prima. La Federazione sapeva dal 17 di ottobre che l’Ecuador avrebbe avuto un solo corridore. Questo ritardo è la dimostrazione del poco interesse che hanno nel farmi partecipare […] Rappresentare l’Ecuador è l’onore più grande – conclude il campione olimpico – Voglio solo che sia fatta giustizia e voglio poter sognare di vincere un’altra medaglia a Parigi”.
Poche ore dopo questo comunicato il Ministro dello Sport dell’Ecuador ha fatto sapere che sarà aperta un’indagine interna per “valutare le attività della Federazione, tutelare l’istituzionalità e garantire al corretta applicazione dei regolamenti”. Viene richiesto inoltre ufficialmente alla Federazione di posticipare la data dell’annuncio del corridore selezionato per la spedizione olimpica, inizialmente fissata per il 26 maggio. “Il nostro intervento – conclude il Ministro – mira ad evitare che si crei un precedente negativo per il lo sport ecuadoriano dato che riguarda la trasparenza di un procedimento che dovrebbe rispettare giustizia, onestà ed integrità, influenzando i diritti individuali dei nostri atleti che meritano un trattamento equo e rispettoso”.
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