Mondiali Kigali 2025, Lorenzo Finn dopo il 4° posto nella crono U23: “Una grande delusione, non ero venuto qua per vincere ma l’obiettivo era il podio”
"La cosa positiva è che le gambe sono buone in vista della prova in linea di venerdì, il percorso è duro e penso che mi si adatti bene", ha aggiunto l'azzurro

Lorenzo Finn non nasconde un po’ di delusione per aver sfiorato le medaglie nella cronometro uomini Under-23 dei Mondiali di Kigali 2025. Il giovane talento azzurro è stato autore di un’ottima prestazione negli impegnativi 31,2 chilometri in programma per la prova contro il tempo iridata, facendo segnare bei rilevamenti agli intermedi e concludendo in 39’33”, secondo solo a Nate Pringle al momento dell’arrivo. In seguito, però, oltre a Jakob Söderqvist, che ha dominato la gara infliggendo importanti distacchi a tutti, meglio del 18enne ha fatto anche Maxime Decomble, che lo ha anticipato di soli quattro secondi e lo ha quindi buttato giù dal podio per poco. Un quarto posto che ovviamente brucia, anche se il ligure, intervistato dai nostri inviati, guarda già avanti alla prova in linea di venerdì.
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Hai chiuso appena fuori dal podio, non per molto: raccontaci le tue sensazioni.
Una grande delusione. Voglio dire, non ero venuto qua per vincere, sapevo che l’obiettivo era il podio. La cosa positiva è che le gambe sono buone in vista della prova in linea. Ma per tre secondi (sono quattro, ndr) è un po’ un peccato. Congratulazioni a Nate, il mio compagno di squadra, ha volato, e anche Maxime e il vincitore. Era un percorso molto impegnativo, il pavé mi ha un po’ ucciso, alla fine è un peccato.
Sei deluso perché ci sei arrivato vicino o questa mattina pensavi che il podio fosse fattibile?
L’ambizione era finire sul podio, e guardando agli intermedi sono stato sempre tra il secondo e il quinto posto, quindi ero in lotta. Nell’ultimo chilometro le gambe sono un po’ scoppiate, quindi ora non sono felice, ma per la prova in linea di venerdì la condizione è buona.
Ti piace il percorso di venerdì?
Non l’ho ancora visto bene, lo vedremo meglio mercoledì, ma è duro e penso che mi si adatti bene. L’aria qui è piuttosto rarefatta, quindi qualche altro giorno di adattamento sarà positivo.
Cosa si può fare per adattarsi all’altitudine, all’aria che c’è qui? Come ci si può adattare in così breve tempo?
Bisognerebbe aver fatto un ritiro in altura prima, è la cosa migliore. Io non l’ho fatto, ho corso l’Avenir e qualche altra gara e ho avuto gli esami, quindi non ho avuto tempo di farlo, ma non penso che tutti i corridori l’abbiano fatto.
Ma c’è qualcosa che puoi fare in questo momento, con solo pochi giorni a disposizione, che ti possa aiutare?
Penso che sia una questione di genetica e di chi si adatta meglio.
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