Giro d’Italia 2025, Primož Roglič resta sereno: “Abbiamo fatto quel che potevamo, manca ancora molto”

Primož Roglič perde la battaglia degli sterrati al Giro d’Italia 2025. Ancora una volta colpito dalla sfortuna (aprendo chiaramente al dibattito di quanto le cadute siano esclusivamente dipendenti dalla dea bendata), il leader della Red Bull – Bora – hansgrohe si trova a dove inseguire per i 50 chilometri conclusivi, venendo colpito nel mentre anche da una foratura che gli complica inevitabilmente il lavoro. Grazie anche all’eccezionale lavoro di Giulio Pellizzari, nonché dal destino comune con Tom Pidcock, lo sloveno alla fine chiude la tappa in 19ª posizione, a 2’22” dal vincitore Isaac Del Toro, nuovo leader della corsa, ma soprattutto a 1’24” da Giulio Ciccone, primo dei big assieme a Richard Carapaz, nove secondi avanti a Juan Ayuso.

“Sono stato meglio, ma sono felice di essere arrivato in fondo – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo, mostrando il suo braccio ferito, ma tutto sommato apparentemente non troppo colpito – È stata una giornata dura, davanti andavano velocissimi e dietro non ci sentivamo al meglio. Abbiamo fatto quel che potevamo, la abbiamo portata a termine, vedremo cosa succederà d’ora in poi”.

Una giornata difficile dalla quale è uscito tutto sommato con un danno che può essere considerato soddisfacente visto il grande pericolo corso, anche se ovviamente lo costringerà a cambiare le sue strategie nelle prossime due settimane: “Oggi abbiamo perso un minuto, ma a volte si vince, a volte si perde – prosegue, con la sua solita impassibilità – Manca ancora molto. Ora dobbiamo dare un’occhiata alle ferite, prima di tutto. Poi vediamo di recuperare e capiremo approcciare le prossime tappe”.

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