Giro d’Italia 2023, sei ritiri per covid sinora ma la situazione potrebbe peggiorare

Era lo scenario più temuto al Giro d’Italia 2023 e purtroppo si sta avverando. Tornato prepotentemente in gruppo negli ultimi giorni di aprile, il covid ha prima tagliato fuori dalla partecipazione alcuni corridori, Giulio Ciccone su tutti, ma è ora soprattutto durante la Corsa Rosa che sta continuando a farsi sentire in maniera molto importante tanto che (purtroppo bisogna dirlo) ad oggi, sono sei i corridori ad aver lasciato il primo GT stagionale in seguito ad una positività. Tra questi, ovviamente, il colpo più duro, che avrà ripercussioni sull’intera Corsa Rosa, a livello tattico, sportivo e mediatico, è indubbiamente quello di Remco Evenepoel, fresco di seconda vittoria in poco più di una settimana e nuovamente Maglia Rosa.

L’annuncio è arrivato ieri sera, preceduto di neanche un’ora da quello del ritiro di Rigoberto Uran, che a sua volta negli ultimi giorni aveva mostrato un colpo di pedale non eccellente. Debolezze e spossatezze di entrambi che purtroppo si sono rivelate colpa di un virus per il quale ormai non c’è più né l’obbligo di controllarsi, né l’obbligo di lasciare la corsa, come aveva chiarito l’UCI già nei mesi scorsi. Le squadre tuttavia stanno confermando un approccio prudente, scegliendo la salvaguardia della salute del proprio corridore, nonché dell’intero gruppo evitando ulteriori contagi.

Ai due ritiri eccellenti di ieri bisogna aggiungere quello di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), di cui la squadra aveva annunciato sabato la positività prima di prendere il via della nona tappa. Il giorno precedente era invece toccato, in rapida successione, a Giovanni Aleotti (Bora-hansgrohe) e Nicola Conci (Alpecin – Deceuninck), mentre il primo caso in assoluto durante questo Giro era stato quello di Clément Russo, arrivato giovedì 11 maggio, al momento di correre la sesta tappa.

Senza regole per il distanziamento, né per l’utilizzo di dispositivi di protezione (né per corridori, staff, addetti ai lavori, né tantomeno pubblico che entra in contatto con i corridori, senza dimenticare personale degli alberghi, ad esempio) il timore è che nell’arco delle prossime due settimane la situazione possa purtroppo peggiorare. In particolare, visto l’andamento della settimana appena conclusa, i prossimi giorni saranno cruciali per comprendere l’andamento di una curva che appare purtroppo lanciata…

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