Tour of Britain, Wout Van Aert e gli altri ancora non hanno ricevuto i premi di gara
Non finiscono i problemi per il Tour of Britain e British Cycling. Intenzionata a riprendere in mano l’evento dopo il fallimento di SweetSpot, società che ha organizzato il Tour of Britain in questi ultimi anni ormai messa in liquidazione, la federazione britannica dovrà infatti farsi carico anche dei debiti accumulati dall’evento, perlomeno nei confronti dei corridori. A spiegarlo chiaramente a CyclingWeekly è Adam Hansen, presidente del CPA, il sindacato dei ciclisti professionisti, secondo il quale a farsi carico della cifra dovrà essere la federazione, seguendo il regolamento UCI, visto che è un evento ovviamente affiliato.
“Siamo consapevoli della situazione e abbiamo già avviato il processo – riporta l’ex professionista australiano – Se dopo la liquidazione non rimarranno abbastanza soldi per pagare i bonus, spetterà alla federazione britannica farsi carico dei costi, come previsto dal regolamento dell’UCI. Quindi, in un modo o nell’altro, i corridori riavranno i loro bonus se la corsa verrà rilanciata nel 2024”.
Un problema non da poco visto che si tratta di una cifra non da poco, che supera i centomila euro (molti dei quali peraltro spettano a Wout Van Aert e ai suoi compagni della Visma | Lease a Bike, assoluta protagonista della passata edizione con cinque vittorie di tappa complessive (quattro di Olav Kooij e una per il belga), oltre alla vittoria finale ottenuta dal fenomeno fiammingo, al suo secondo successo nell’evento dopo il trionfo nel 2021.
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