Cian Uijtdebroeks è finalmente riuscito a rompere il ghiaccio tra i professionisti. Considerato uno dei migliori giovani talenti degli ultimi anni, il vincitore del Tour de l’Avenir 2022 si era messo in evidenza nel 2023 conquistando l’ottavo posto finale alla Vuelta a España, suo primo Grande Giro della carriera, ma da allora aveva faticato ad esprimersi ad alti livelli per via di alcuni guai fisici. Negli scorsi mesi, il portacolori della Visma | Lease a Bike è quindi rimasto fermo per cercare di risolvere tali problemi e, dopo essere tornato in gara alla Clasica San Sebastian di una settimana fa cogliendo il nono posto, ha preso parte in questi giorni al Tour de l’Ain 2025, dove si è imposto nella frazione finale grazie a un attacco da lontano e anche nella classifica generale, sue prime due vittorie tra i pro’.
“È incredibile – le parole di un felicissimo Uijtdebroeks – Mi sentivo già bene a San Sebastián, ma questo è davvero fantastico. Vincere una gara quest’anno era un mio sogno. Era il mio obiettivo: imparare a vincere. Riuscirci ora è semplicemente fantastico. La squadra è stata ancora una volta incredibilmente forte. Sulla penultima salita abbiamo fatto un ritmo forte, il che ci ha permesso di arrivare al Colombier con un piccolo gruppo. Ben (Tulett, ndr) ha fatto un ottimo lavoro, preparando tutto in modo che io potessi lanciare il mio attacco e chiudere la gara”.
Il 22enne ha quindi fatto il vuoto in salita staccando il leader Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), giunto poi all’arrivo con un ritardo di 3’05”: “Partire da così lontano era un rischio – ha ammesso il belga a DirectVelo – Non è stato facile perché l’arrivo non era in cima. Al GPM mancavano ancora 40 chilometri, di cui 20 in pianura. Ho dato il massimo nella parte ripida fino al momento in cui Prodhomme ha ceduto. Ho cercato di guadagnare più tempo possibile fino in cima, prima di affrontare la discesa a tutta velocità. Ho avuto fino a tre minuti di vantaggio. Ho quindi cercato di controllare il ritmo perché con il caldo si possono avere rapidamente i crampi. Ho mantenuto il controllo per tutto il tempo. Se avessi dovuto accelerare, avrei potuto farlo. È stato anche molto bello poter finire tranquillamente”.
“È stato un anno e mezzo difficile per me, ma sapevo di avere il motore giusto e ho sempre cercato di credere in me stesso – ha proseguito Uijtdebroeks – Non è stato sempre facile perché i risultati non arrivavano, avevo sempre un nervo bloccato. Ma abbiamo trovato una soluzione per porre fine al problema. Abbiamo cambiato molte cose nel mio allenamento e anche la mia posizione sulla bicicletta. Mi sento di nuovo come prima, forse anche più forte […] Sono molto felice di essere tornato ad alti livelli”.
Il classe 2003 guarda ora ai prossimi obiettivi, sia quelli immediati che futuri: “Parteciperò al Czech Tour. Dovrei fare anche gli Europei in ottobre. Non parteciperò alla Vuelta, ma tornare a un Grande Giro l’anno prossimo è un obiettivo. È quello che mi ha promesso la squadra. Il progetto rimane quello di diventare il miglior corridore possibile nei Grandi Giri. L’idea della squadra era quella di fare un passo indietro in questa seconda parte della stagione per insegnarmi a vincere le gare. Finire nella top-10 è molto bello, ma non è l’ambizione finale. Vogliamo conquistare il podio nei Grandi Giri e, se possibile, anche delle vittorie, ma per farlo devo imparare a vincere. Si comincia con gare come il Tour de l’Ain. Quello che abbiamo fatto oggi (ieri, ndr) è davvero un passo nella giusta direzione. È tutto un percorso di crescita. Naturalmente, l’anno prossimo tornerò per lottare nei Grandi Giri“.