Milano-Torino 2024, il 19enne Jan Christen non smette più di stupire: “Mi sto avvicinando alla mia prima vittoria da pro”

Jan Christen conferma un ottimo inizio di stagione alla Milano – Torino 2024. Il 19enne svizzero non smette più di stupire e dopo il quinto posto al Trofeo Laigueglia, quest’oggi è arrivato un fantastico secondo posto alla classica più antica. Il talentuosissimo corridore  della UAE Team Emirates, oltre ad essersi guadagnato il primo piazzamento sul podio tra i professionisti, ha anche provato ad attaccare in prima persona nelle ultime centinaia di metri nel coraggioso tentativo di riprendere il vincitore solitario Alberto Bettiol (EF Eduction – EasyPost), al quale si era dovuto già arrendere al momento del suo scatto decisivo

Il giovane Christen non solo ha dimostrato qualità e determinazione ma, parlando ai nostri microfoni nel dopo gara, anche le idee chiare di quello che potrebbe essere il suo brillante futuro nel mondo del ciclismo, partendo da un primo obiettivo: il 19enne svizzero infatti non si accontenta di questa serie di ottimi piazzamenti e guarda oltre. ”Sì, mi sto avvicinando alla mia prima vittoria da professionista e non vedo l’ora che arrivino le prossime gare”, commenta speranzoso.

Il corridore elvetico ha inoltre evidenziato come la sua squadra voleva provare a fare la corsa, ma ha dovuto scontrarsi con una Bora in gran numero e con un Alberto Bettiol in stato di grazia. ”Abbiamo cercato di fare corsa dura nelle ultime due salite, ma io, Marc e Diego eravamo gli ultimi tre della nostra squadra – analizza, riproponendo la lettura tattica del suo capitano Marc Hirschi – Abbiamo visto che la Bora-hansgrohe aveva ancora cinque uomini quindi abbiamo deciso di fare un passo indietro e vedere cosa facevano. Bettiol oggi era davvero forte, ma spettava alla Bora controllare la corsa. Alla fine ho provato ad attaccare per chiudere su Bettiol, ma non ci sono riuscito. Era forte e ha meritato la vittoria”.

A soli 19 anni Christen dimostra di essere uno dei giovani più promettenti del panorama mondiale e di aver spianato la strada per un futuro pieno di successi, ma nessuno ancora sa quale potrebbe essere il suo vero potenziale, lui compreso. ”Per ora mi sto godendo l’andare in bici e di farlo con questi campioni, cercando di imparare il più possibile e magari di arrivare il prima possibile a una vittoria per la squadra”.

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