Lotto, Lennert Van Eetvelt fiducioso: “Non credo mi ci voglia molto per raggiungere il livello dei migliori”
Il 2024 è stato un anno molto particolare per Lennert Van Eetvelt. Nonostante tutta una serie di problemi al ginocchio che lo hanno tenuto lontano dalle corse da inizio marzo a fine giugno, infatti, il corridore della Lotto ha vissuto nella stagione passata il suo miglio anno a livello di risultati, aggiudicandosi due corse a tappe World Tour come il UAE Tour e il Tour of Guangxi oltre a numerosi piazzamenti tra cui spiccano il terzo posto alla Classica San Sebastian, un secondo posto di pochi centimetri a Pico Villuercas alla Vuelta a España e un importante settimo posto al Lombardia.
Dopo una stagione di questo livello, ricca di risultati nonostante i problemi fisici, per il 2025 sono tantissime le aspettative sul 23enne che avrà anche il compito di guidare la sua formazione (insieme ad Arnaud De Lie) nella caccia ad un posto nel World Tour a partire dalla prossima stagione. Con un calendario già definito quasi nella sua totalità e che lo vedrà prendere parte a Giro delle Fiandre, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi prima della doppietta Tour-Vuelta, il grande augurio che si fa Van Eetvelt è quello di poter vivere finalmente una stagione priva di infortuni: “È difficile per me dire dove posso arrivare senza infortuni – spiega il belga intervistato da Wielerflits – Nelle ultime due stagioni ho avuto diversi infortuni. Mi sono spesso trovato a dover ritornare in corsa dopo dei lunghi stop e in quelle occasioni mi sentivo benissimo grazie alla mia freschezza. Alla fine della scorsa stagione però ero esausto, non ne potevo più. L’anno passato, però, mi ha dato fiducia: ora so che qualsiasi cosa succeda sono in grado di ritornare, devo solo essere paziente”.
Il 23enne di Binkom sembra essere fermamente convinto dei suoi mezzi, sostenendo di essere poco distante dal livello dei migliori corridori al mondo: “Lo scorso anno al Lombardia, ad esempio, non mi sentivo affatto bene eppure quando la corsa è esplosa mi sono ritrovato improvvisamente insieme a corridori del calibro di Remco Evenepoel. Spero di riuscire a reggere il ritmo dei migliori anche nelle corse più importanti. Al Tour de France potrò avere un’idea migliore di quale sia davvero il mio livello. Credo che, pur essendo al momento di un altro mondo, il mio livello non sia lontanissimo neanche da quello di Pogacar. Non penso di poterlo mai raggiungere, ma è un buon modo per capire quali possono essere i miei limiti”.
Nonostante un calendario con una distribuzione equilibrata tra corse a tappe e gare di un giorno, l’obiettivo di Van Eetvelt rimangono i Grandi Giri, ed è su questi che si concentrerà il suo lavoro nella nuova stagione: “Il mio lavoro mi sta portando a diventare un corridore da corse a tappe ma continuerò ad avere diversi obiettivi. Spero di riuscire ad essere in grado di conservare il mio scatto nelle classiche ma migliorando anche nelle lunghe salite. Al Tour non voglio fare classifica, punterò a vincere una tappa e poi vedremo. Alla Vuelta invece voglio almeno una top-10, se possibile anche qualcosa di più. Lo scorso anno mi sentivo di avere un buon livello all’inizio della Vuelta ma poi non sono riuscito a reggere e mi sono ritirato. Dovrò assolutamente lavorare sulle cronometro. Me la cavavo a cronometro da giovane, ma negli ultimi anni l’ho un po’ abbandonata”.
Per ammissione della stessa Lotto, Van Eetvelt sarà uno degli elementi chiave della squadra nel 2025, stagione in cui avrà per la prima volta i gradi da capitano: “La squadra è molto giovane. – conclude il classe 2001 – So di esserlo anche io ma sono più abituato perché ho fatto spesso il capitano anche tra gli U23. So che ci sarà più pressione ma ci lavorerò e imparerò. L’importante è essere onesti con sé stessi e con la squadra”.
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