Lotto, Jarno Widar svela la ragione del rinnovo: “Il mondiale in Rwanda è stato decisivo”

Jarno Widar ha scelto la Lotto per poter crescere con più calma e puntare al Mondiale U23. Il baby prodigio della Lotto sembrava in rottura con la formazione professional belga che lo ha cresciuto, tanto che un suo passaggio alla Red Bull – Bora – hansgrohe ad un certo punto sembrava molto vicino, invece il talento fiammingo alla fine ha prolungato il suo contratto con il team fino al 2027. Una scelta per certi versi sorprendente visto che peraltro non ha neanche firmato subito con la prima squadra, ma resterà ancora un anno nel vivaio, correndo così principalmente corse giovanili (pur avendo comunque la possibilità di partecipare ad eventi professionistici, ma non WorldTour, con la prima squadra).

Peraltro, la partenza di Maxim Van Gils sembrava aprirgli anche la strada ad un possibile ruolo da protagonista già da subito, ma il classe 2005 ha invece optato per un percorso diverso, con un obiettivo ben preciso. “Il mondiale in Rwanda è stato decisivo”, rivela infatti a La Derniere Heure, spiegando che la possibilità di correre la rassegna iridata tra gli Under23 sia stato un fattore chiave per la sua decisione di non cambiare squadra e non approdare tra i professionisti come invece molti si aspettavano.

Il vincitore dell’ultima edizione del Giro Next Gen, successo arrivato ad appena 18 anni, quindi al primo anno nella categoria, spiega di “non aver esitato molto prima di firmare”, aggiungendo come i problemi che erano emersi la scorsa estate sembrano ormai chiusi. “Sono qui e mi ci sento bene – ha aggiunto per RTBF – Sento la fiducia della squadra e posso immaginare un buon piano per il futuro”. Per questo, malgrado un “possibile ruolo da leader nelle classiche delle Ardenne” dopo la partenza di Van Gils, ha scelto di rinunciare al grande salto, preferendo restare nella categoria U23, in ragione del nuovo regolamento UCI che vieta ai professionisti di partecipare al mondiale giovanile, cosa che invece vuole “assolutamente fare”.

Per lui dunque l’obiettivo ora è più focalizzato sul lungo termine: “Voglio soprattutto diventare un corridore migliore, la versione migliore di me stesso. Questa è la cosa più importante. Voglio diventare più forte fisicamente e lavorare sul mio posizionamento in gruppo”. Una decisione che ricorda in qualche modo quella di Lorenzo Finn, iridato jrs a Zurigo, che nei giorni scorsi ha rivendicato la scelta di non fare a sua volta il salto in massima categoria, spiegando che non tutti hanno lo stesso percorso e non tutti “possono essere Remco Evenepoel”.

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