Karcag Cycling, la Continental ungherese chiude i battenti per mancanza di fondi. E Andrea Colnaghi si ritira

Anche la Karcag Cycling è costretta a cessare la propria attività. La formazione ungherese con licenza Continental, che quest’anno ha avuto nel proprio roster anche gli italiani Riccardo Lucca Andrea Colnaghi, ha annunciato la sua chiusura con un lungo post sui social: decisiva l’assenza di fondi che avrebbero permesso di garantire un progetto duraturo. Non è una sorpresa che le squadre facciano fatica a reperire fondi: il 2025 ha visto la chiusura di ben due squadre professionistiche, vale a dire l’Arkéa B&B Hotels e la Wagner-Bazin WB, e la fusione di Lotto Intermarché-Wanty in un’unica formazione. Anche a livelli inferiori il ciclismo sembra vivere una difficoltà nel reperimento dei fondi, e non a caso anche alcuni nomi importanti come Wout Van Aert hanno espresso preoccupazione per il modello di business di questo sport.

L’annuncio della chiusura del team ungherese è arrivato sui canali social: “Brutte notizie per la comunità ciclistica nazionale – si legge – Perché la Karcag Cycling interromperà le sue attività a seguito della chiusura della stagione in corso. La decisione si basa su motivi finanziari, non professionali. L’amara decisione è stata presa nonostante la Karcag Sport Association e gli attuali sponsor abbiano fatto di tutto per garantire la sopravvivenza della squadra. Negli ultimi mesi sono stati fatti intensi negoziati per creare il progetto su basi stabili nel lungo termine”.

L’assenza di nuovi investitori è stata decisiva: “La direzione della città, la Karcag Sport Association e i soci sostenitori, insieme a ÉPKAR Zrt., non sono riusciti a ottenere ulteriori sponsor con capitale da unire alla squadra. Nonostante il loro impegno, non potrebbero comportare risorse materiali sufficienti per garantire l’esercizio professionale nei prossimi anni. Karcag Cycling non era solo una squadra sportiva, ma era anche uno dei progetti sportivi professionistici di Karcag City. È stato una figura decisiva nelle competizioni nazionali e internazionali, fornendo opportunità ai giovani talenti e contribuendo a far conoscere il nome della città nel ciclismo”.

Il messaggio si conclude con una considerazione sul futuro: “La decisione non è stata facile, poiché tutte le parti coinvolte hanno insistito per salvare la squadra fino alla fine. Tuttavia, le realtà hanno dimostrato, che senza un contesto economico adeguato un tale livello di progetto sportivo-professionale non può essere mantenuto in modo responsabile. Chiudere la squadra non è un fallimento, ma la fine di un capitolo trascorso con onore. I componenti, lo staff e i sostenitori della squadra si lasciano alle spalle un’eredità, che rimarrà cruciale nella vita sportiva per molto tempo”.

 

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Due settimane fa Andrea Colnaghi, che faceva appunto parte della Karcag Cycling, aveva annunciato il suo addio al ciclismo, probabilmente già sapendo che la squadra non avrebbe proseguito il proprio progetto. L’italiano ha scritto sul suo profilo Instagram: “Dopo 22 anni di ciclismo agonistico è arrivato il momento di voltare pagina. È stato un percorso lungo, fatto di salite dure e discese leggere, di momenti difficili e momenti indimenticabili. In questi anni ho imparato cosa significano davvero il sacrificio, la dedizione e la passione per un obiettivo. Ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, compagni di viaggio che hanno lasciato un segno e che porterò sempre con me. Un grazie speciale va a chi ha creduto in me fino all’ultimo, sostenendomi nei giorni più belli e soprattutto in quelli più complicati. Adesso inizia una nuova avventura, sempre nel mondo che amo, il ciclismo, ma con un ruolo diverso. Anche se cambio prospettiva, questa disciplina continuerà ad essere parte della mia vita, perché il ciclismo non è solo uno sport: è casa”. Anche per lui, quindi, è il momento di un nuovo inizio.

 

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