Gran Bretagna, un gruppo di corridori prova a creare una squadra Continental: “Vogliamo riempire il vuoto lasciato da quelle che hanno chiuso”
La scena ciclistica su strada della Gran Bretagna non sta vivendo un momento particolarmente florido. Al netto di grandi interpreti, come i fratelli Adam e Simon Yates e come il polivalente Tom Pidcock, i corridori di punta iniziano a scarseggiare e anche l’ammiraglia del movimento, la Ineos Grenadiers, sta attraversando, in questo periodo, i mari meno pescosi, dal punto di vista dei successi, della sua storia. E anche al “piano di sotto”, nel panorama delle Continental, le cose non sono più confortanti, se si pensa che in questa transizione fra stagione 2024 e 2025 hanno chiuso i battenti due formazioni di categoria, molto importanti soprattutto come trampolino di lancio per i corridori più promettenti verso le categorie di punta.
Sono sparite dalla circolazione prima la Trinity Racing e poi la Saint Piran, lasciando a piedi diversi giovani atleti che, stando così le cose, non avranno modo di gareggiare nella prossima stagione. La condizione di emergenza in cui si trova il ciclismo britannico ha indotto un gruppo di corridori a muoversi, nonostante il tempo stringa, per trovare una soluzione in vista del 2025. Con il 30enne Harry Tanfield, ex Katusha e Ag2R fra le altre, come capo-cordata sta infatti prendendo corpo un progetto volto ad aprire rapidamente una nuova squadra, che possa, di fatto, riempire il vuoto rimasto sulla scena Continental nazionale.
“Puntiamo a essere una realtà completamente nuova, che possa riempire il buco lasciato da Saint Piran e Trinity – le parole di Tanfield, che nel 2024 ha corso proprio per la disciolta Saint Piran, raccolte da The British Continental – L’idea è quella di fornire una piattaforma che è necessaria per il ciclismo britannico e per aiutare i corridori Under 23 a passare poi al livello successivo“.
Il tempo stringe, si diceva, perché, in realtà, la scadenza per richiedere l’iscrizione di una formazione Continental presso la rispettiva federazione è già passata; in questo caso, però, British Cycling (il nome della federazione britannica – ndr) ha concesso una deroga di due settimane a Tanfield e compagni: “Ci hanno concesso una proroga – aggiunge Tanfield – Ma dobbiamo fare comunque in fretta per avere la disponibilità economica necessaria fin dall’inizio“.
Disponibilità economica che deve essere, per poter affrontare una stagione fra Gran Bretagna ed Europa continentale, fra i 300 e i 400mila euro per un anno di attività: “Abbiamo due settimane per trovare quello di cui abbiamo bisogno – ancora Tanfield, che ha aggiunto particolari sulla vicenda con CyclingNews – Ci sono tante persone che ci hanno contattato, sia per sostenerci in prima battuta o per metterci in contatto con altri che potrebbero farlo. Sarebbe una cosa davvero importante, io stesso sono partito dalla scena nazionale e sono arrivato a essere professionista grazie al fatto che questa fosse attiva. Ma dieci anni fa le cose erano davvero diverse, rispetto a oggi“.
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