Giro di Germania 2025, Danny Van Poppel si becca il quarto cartellino giallo ma Tadej Pogačar lo difende

Il declassamento di Danny Van Poppel nella terza tappa del Giro di Germania 2025 fa discutere. Da subito la manovra dello sprinter neerlandese era sembrata quantomeno al limite, tanto che dopo aver inizialmente festeggiato il successo, il portacolori della Red Bull – Bora – hansgrohe è stato subito avvertito che era sotto esame da parte della giuria. Una attesa durata pochi minuti, con il campione neerlandese che è stato prima portato in zona podio, come da protocollo, da dove è stato poi fatto uscire una volta che i commissari UCI hanno rivisto le immagini e deciso per la sanzione, che lo ha visto finire così in coda al gruppo che aveva inizialmente regolato sul traguardo. Vincitore è stato così dichiarato il leader Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility).

Una decisione che Tadej Pogačar ha mostrato di non apprezzare. Dopo aver visto le immagini in TV lo sloveno ha sorpreso un po’ tutti con un post instagram in cui ha contestato quanto fatto dalla giuria. Secondo lui Van Poppel è infatti il “chiaro vincitore della tappa” e non meritava una sanzione che poi, ancora non si sapeva in quel momento, sarebbe valsa all’effimero vincitore un cartellino giallo (il quarto della sua stagione, che lo mette a rischio nei prossimi 30 giorni e in generale nella stagione visto che è a 2 dall’essere squalificato). “Queste squalifiche sono delle vere e proprie farse e sono ingiuste – ha aggiunto il campione del mondo – Hanno fatto male il loro lavoro… come molte altre volte quest’anno. Congratulazioni Danny Van Poppel, hai vinto!”.

Il leader della UAE Team Emirates XRG ha poi voluto precisare meglio la sua posizione: “Non interpretate male quel che voglio dire – ha aggiunto, corredando il suo post con una immagine completamente fuori contesto di un cappuccino con la schiuma decorata da lui – Se in questo caso si decide per una retrocessione, allora dovrebbero relegare quattro o cinque corridori. Bisogna guardare il quadro completo”.

Non si è invece espresso Wout Van Aert, compagno di squadra di Matthew Brennan, che è stato la vittima principale dei movimenti del rivale, visto che per due volte è rimasto chiuso, rischiando peraltro di cadere con un contatto a quel punto con Wærenskjold. L’esperto corridore belga ha infatti solo commentato che “è un peccato che una tappa così bella sia finita in questo modo”, senza entrare nel merito delle responsabilità.

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