Dubbi, paure e incertezze per i corridori coinvolti dalla fusione fra Lotto e Intermarché – Wanty. In questi giorni si è svolta una riunione in cui dovrebbe essere stata fatta un po’ di chiarezza, ma la maggior parte, se non tutti, i corridori ci sono arrivati con uno stato d’animo complicato e molte domande su quanto stia succedendo. Se ancora non è stata ufficializzata, l’unione fra le due squadre sembra ormai imminente, anche se alcuni dettagli tecnici importanti andranno ancora chiariti, ma le dirigenze hanno iniziato un percorso ben preciso e sembra difficile che a questo punto vogliano tornare indietro. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra che possa essere competitiva ad alto livello, soprattutto economico, viste le difficoltà in questi anni da parte di entrambe le squadre. Sapere chi manterrà il profilo dirigenziale, chi la licenza e come saranno distribuiti sponsor e partner tecnici al momento è complesso, ma ovviamente la situazione più delicata riguarda tutti i dipendenti del team, corridori e staff.
“Non abbiamo parlato di altro – rivela un corridore a DirectVélo– Ognuno ha condiviso quel che ha letto e sentito, ma alla fine della giostra siamo arrivati alla stessa conclusione: nessuno sa niente”. Neanche alcuni manager, né corridori di alto profilo sarebbero stati informati: “Neanche i nostri procuratori sanno dirci la situazione – aggiunge – Sentiamo parlare di ostacoli come conflitto degli sponsor, troppi corridori sotto contratto e decisioni pendenti riguardo la licenza”.
Ma è ovvio che tra e conseguenze da un lato più immediate, ma più complesse, c’è quel che potrebbe rappresentare la sparizione di una squadra sul CicloMercato. “Sentiamo dire che ci sono squadre come Arkéa o Cofidis che sperano che la fusione abbia luogo per recuperare corridori a basso costo – commenta un altro corridore – Nessuno si muove al momento, tutti aspettano che la situazione esploda”. Molto ovviamente dipenderà da quale delle due licenze verrà conservata e di conseguenza quali corridori avranno un contratto eventualmente garantito in vigore. Ma chiaramente, tutti cominciano a guardarsi attorno visto che la sessione di firme sta per iniziare ufficialmente: “Sì, stiamo guardando altrove. Non abbiamo scelta, bisogna pararsi il sedere. Alcuni procuratori cominciano a sentire altre squadre, anche se ovviamente così il mercato è saturo”.
La speranza ovviamente per tutti è che in questi giorni la situazione si vada chiarendo e che tutte le persone coinvolte possano riuscire a muoversi per tempo perché “al momento abbiamo solo supposizioni e parole riportate, ma il gruppo ha bisogno di verità…”