Movistar, Davide Cimolai chiude la carriera: “Ho capito che era il momento di farlo”
A 36 anni, Davide Cimolai dice basta e chiude la sua carriera di ciclista professionista. Il friulano, che nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia della Movistar, ha confermato la decisione di ritirarsi, concludendo così un percorso agonistico iniziato nel 2010, con i colori della Liquigas-Doimo. Da lì in poi, si sono succedute le esperienze con Lampre-Merida, Groupama-FDJ, Israel Start Up Nation, Cofidis e, appunto, l’ultimo biennio con la Movistar. In tutto, Cimolai ha raccolto 9 successi individuali, ma ha anche accumulato tantissimi chilometri al servizio dei vari capitani incontrati in carriera.
“Avevo maturato questa decisione da tempo – le parole di Cimolai nell’intervista rilasciata a IlNordEst – A dire la verità, avevo iniziato il 2025 con l’idea di fare un grande anno per poi chiudere a fine 2026. Poi, però, per come è andata la stagione, mi sono reso conto che sarebbe stata l’ultima. Ho faticato molto fisicamente e mentalmente. Mi sono sempre trovato a inseguire la forma. Io non mi ritengo un fenomeno, però potevo prendermi le mie soddisfazioni anche quest’anno, stando bene. A metà stagione ero già stanco: ho assicurato il mio impegno alla squadra fino all’ultima corsa, in Cina. È stata una annata complicata, ho capito che era il momento di ritirarmi”.
Cimolai ricorda le caratteristiche che lo hanno reso un corridore importante: “La mia professionalità, soprattutto negli ultimi anni, mi ha premiato. Qualità come l’abilità di essere uomini squadra, di saper aiutare i compagni sono tutti elementi che mi hanno favorito – sottolinea l’ormai ex corridore italiano – Quando avevo iniziato, mi dicevo che avrei corso fino ai 35 anni. Esserci riuscito mi riempie di orgoglio”.
Il friulano saluta così il gruppo: “Più di qualche soddisfazione me la sono tolta, a partire dal Campionato Europeo vinto con Matteo Trentin – il ricordo di Cimolai, che si riferisce alla gara continentale del 2018 – Avessi avuto, negli anni d’oro, l’esperienza e la voglia di soffrire che ho adesso, avrei fatto risultati migliori. Ma con i se e i ma non si va avanti. Ora vorrei rimanere nel ciclismo, ma c’è anche un progetto agricolo che mi stuzzica”.
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