Monossido di carbonio, l’UCI pronta ad introdurre il divieto?
L’Unione Ciclistica Internazionale è pronta a vietare l’utilizzo del monossido di carbonio. Dopo diversi mesi di discussioni legati all’utilizzo di questo strumento, con diversi corridori, tra cui Jonas Vingegaard, che si sono schierati apertamente a favore dell’introduzione di un divieto totale anche a causa delle conseguenze che l’inalazione del monossido può avere sulla salute, l’UCI sembra aver deciso di intervenire in maniera ufficiale imponendo un divieto che impedisca l’utilizzo dello strumento anche per finalità di analisi delle performance.
Sin dalla pubblicazione del report di Escape Collective dello scorso luglio, infatti, il tema del monossido di carbonio e dei rebreather, gli strumenti utilizzati per inalare il gas, è stato al centro di forti critiche da parte di chi vedeva in questa pratica un metodo “nascosto” per migliorare le performance. Oltre a misurare la massa totale di emoglobina nel sangue, infatti, l’utilizzo del monossido permetterebbe anche di replicare le condizioni atmosferiche degli allenamenti in altura, garantendo così i benefici delle sessioni di allenamento con aria rarefatta ma senza doversi trovare effettivamente in montagna.
Secondo quanto riportato dal sito belga dhnet.be, dopo mesi di discussioni l’UCI sembra essere pronta ad annunciare ufficialmente in questi giorni l’introduzione del divieto all’utilizzo del monossido di carbonio in tutte le sue forme, mettendo così fine alle polemiche. Non resta quindi che attendere la comunicazione ufficiale che potrebbe arrivare già in questo weekend in occasione dei Campionati del Mondo di Ciclocross in programma a Lièvin.
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