Mondiali Gravel Leuven 2024, Stuyven lamenta: “I belgi della Alpecin aiutavano VDP” – Hermans risponde: “Era una corsa tra squadre, non tra nazioni”
I Mondiali Gravel di Leuven 2024 hanno lasciato uno strascico polemico in casa Belgio. La rassegna iridata del fuoristrada svoltasi lo scorso fine settimana ha visto imporsi, per quanto riguarda la prova maschile, il fenomeno neerlandese Mathieu Van Der Poel, e alle sue spalle sono saliti sul podio i belgi Florian Vermeersch e Quinten Hermans, con altri cinque dei loro connazionali a occupare le prime dieci posizioni dell’ordine d’arrivo. Un risultato che, per come si era messa la gara per la nazionale di casa, in netta superiorità numerica nel gruppetto di testa, ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ad alcuni suoi protagonisti.
Tra questi, in particolare, c’è Jasper Stuyven, campione europeo gravel lo scorso anno, che dopo l’arrivo è apparso piuttosto amareggiato per come si è comportata la nazionale belga: “Avremmo potuto correre in modo diverso, ma non voglio dire altro”, ha dichiarato il corridore della Lidl-Trek a DH Les Sports+, mentre ai microfoni di Sporza il 32enne ha apertamente accusato i belgi della Alpecin-Deceuninck di aver corso in supporto a Van Der Poel: “Era chiaro che tutti i corridori della Alpecin erano qui per aiutarlo. Anche se mi aspettavo che la gara si svolgesse per nazioni”.
Un’accusa che non è stata smentita dal connazionale Quinten Hermans, compagno di squadra di VDP alla Alpecin: “Con Xandro Meurisse e Timo Kielich (anche loro corridori Alpecin, ndr), avevamo gli uomini perfetti per dettare il ritmo fin dall’inizio. Perché diciamocelo: questa era una corsa tra squadre, non tra nazioni. Il nostro ruolo era quello di rendere la gara più difficile per Mathieu“.
“La squadra pagava tutto – ha aggiunto il terzo classificato – Alcuni corridori hanno dovuto persino comprare da soli la maglia belga. Da questo punto di vista, non ci si può aspettare che corriamo come una squadra nazionale“. Dello stesso avviso il compagno Gianni Vermeersch, anche lui presente nel gruppetto al comando nel finale: “È sempre meglio quando vince qualcuno della Alpecin. Non spettava a noi chiudere il gap [su Van Der Poel]”.
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