Francia, a 106 anni Robert Marchand appende la bici al chiodo

Prima o poi doveva succedere e nel suo caso è arrivato davvero poi. Eroe romantico di ogni appassionato di ciclismo, Robert Marchand appende la bici al chiodo, quantomeno a livello competitivo. Lo straordinario recordman dell’ora tra gli over 100 e poi tra gli over 105 (categorie create ad hoc per lui), il fenomeno (aggettivo che ha sempre rifiutato) francese ha annunciato ieri di doversi fermare. A 106 anni, compiuti lo scorso 26 novembre, i medici gli hanno infatti raccomandato maggiore riposo, lasciando così il ciclismo anche dopo il suo titolo di campione del mondo della categoria, conquistato (senza concorrenza, se non quella del tempo, che non è poco) lo scorso agosto. Suggerimento “ragionevole” che ha accettato, spiegando che ora correrà solo “in tranquillità, per il piacere”, ma non su strada “troppo pericoloso ormai”.

Non rinuncerà dunque ad alcune sessioni sui rulli, che attualmente effettua tutti i giorni per 10-15 minuti, nel suo piccolo appartamento nella banlieu parigina. Classe 1911, nella sua vita avventura aveva iniziato il ciclismo tardi, partecipando al GP della Nazioni nel 1946, conquistando un settimo posto. Poi aveva dovuto rinunciarvi per dedicarsi al lavoro, per riprendere a pedalare nel 1978. Salito alla ribalta quando conquistò il suo primo record over 100, poi successivamente migliorato, rimane un esempio di straordinaria longevità per tutti i ciclisti, di qualsiasi livello. “Ormai devo smettere, è finita – aggiunge, comunque sorridendo – Il ciclismo era l’unica cosa che mi interessava ancora davvero e sono triste. Ma ogni inizio ha una sua conclusione, è come la vita”.

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