Doping, solo 4 casi in tutto il mondo per il ciclismo professionistico nel primo trimestre del 2025: “Ma bisogna rimanere vigili, la lotta deve proseguire”

Solo quattro casi accertati di doping nel primo trimestre del 2025, per quel che riguarda il ciclismo professionistico, in tutto il mondo. Il dato emerge dal rapporto diffuso dal Movimento per un Ciclismo Credibile, organismo a cui aderiscono molte (ma non tutte) squadre professionistiche. Dei 4 casi rilevati, 3 riguardano l’attività su strada e uno la pista; inoltre, i 3 sopradetti sono riconducibili tutti all’adozione, da parte della Federazione Ciclistica del Portogallo, del passaporto biologico anche per le formazioni di categoria Continental. Di fatto, quindi, non è stato rilevato nessun caso di doping al di fuori del Portogallo, per quel che riguarda l’attività su strada, nei primi mesi del 2025.
“Il ciclismo è molto in basso nella lista degli sport più colpiti dal doping e dalle frodi sportive alla fine del primo trimestre del 2025 – la nota diffusa dall’MPCC – Comunque, continuiamo a invitare alla vigilanza, soprattutto nei confronti di nuovi metodi che potrebbero poi diventare rilevanti nel nostro sport. La lotta contro il doping non deve fermarsi. Per questo, siamo stati molto contenti di come l’UCI ha reagito alla questione del monossido di carbonio, vietandone l’utilizzo, e ora speriamo che la WADA (l’Agenzia Mondiale Antidoping – ndr) faccia lo stesso. Sempre in questo senso, confidiamo sul fatto che l’Agenzia Internazionale di Controllo (nota con l’acronimo di ITA – ndr), che è quella che ha in capo la maggior parte dei controlli per quel che concerne il ciclismo, affronti pienamente questa pratica e si assicuri che tutte le squadre osservino le nuove regole dettate dall’UCI“.
Nel dettaglio della “classifica”, il primo posto a livello mondiale per casi di doping rivelati spetta all’atletica leggera, che ne conta già 38 nei primi tre mesi del 2025, numero che sale a 43 se si comprendono anche i casi di frode o di corruzione. Seconda piazza per il sollevamento pesi, con 15 (17 contando frode e corruzione) e “podio” completato dalle arti marziali miste, che di casi di doping ne ha contati finora 13 nell’anno solare. Il ciclismo, come detto, è a quota 4, dietro anche a, nell’ordine, lotta libera, body-building, pugilato, tennis, sollevamento pesi, judo, wushu e rugby (sia a 13 che a 15).
In termini nazionali, lo Stato più colpito è l’India, con 39 casi di doping. Seguono la Russia con 22 totali (14 di doping), Pakistan con 12 e Francia con 10 (8 di doping più di due relativi ad atti di frode o corruzione). Al momento, fino quindi alla fine di marzo, nel 2025 non stati rilevati casi in Italia, relativi a sport professionistici.
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