Visma | Lease a Bike, Pauline Ferrand-Prévot torna a dedicarsi a tempo pieno alla strada: “Non pensavo che il livello fosse così alto”
La stagione 2025 segna il ritorno al ciclismo su strada di Pauline Ferrand-Prévot. Dopo essersi dedicata negli ultimi anni al fuoristrada, in particolare alla mountain bike, conquistando numerosi titoli Mondiali e l’oro olimpico ai Giochi di Parigi, la 32enne francese tornerà quest’anno ad affrontare una stagione completa su asfalto, cosa che non avviene ormai dal 2015. Per la pluricampionessa iridata, che vestirà la maglia della Visma | Lease a Bike, sono in programma tante corse importanti, a partire dall’UAE Tour e proseguendo poi con Strade Bianche, la nuova Milano-Sanremo, le classiche delle Ardenne, la Vuelta a España e il Tour de France, che le serviranno anche per prendere contatto con un ciclismo che è molto cambiato negli ultimi anni e con un gruppo che è cresciuto di livello.
“Quando sono arrivata al ritiro di dicembre, l’allenatore mi ha detto ‘Sembri sorpresa’. Non pensavo che il livello fosse così alto – ha ammesso Ferrand-Prévot a AFP – Prima era molto più eterogeneo. Anche l’alimentazione è cambiata molto e gioca un ruolo essenziale nelle prestazioni. Le tattiche di squadra sono diventate fondamentali. È diventato davvero uno sport di squadra”.
La campionessa olimpica di MTB ritiene di avere ancora una buona base, ma di aver “perso in esplosività” e di dover imparare a “mangiare tanto in bici”: “In mountain bike non c’è necessariamente bisogno di farlo: si tratta di un’ora e mezza di corsa – ha proseguito la 32enne – Ma quando corri per tre ore e mezza e ti viene chiesto di mangiare sei gel all’ora, se non sei abituato, il tuo corpo non riesce a digerirli. È quello che mi è successo ai Mondiali (a Zurigo, dove si è ritirata, ndr)”.
L’iridata di Ponferrada 2014 ha comunque le idee chiare riguardo al suo futuro: “Vincere il Tour de France è ancora il mio sogno. Aver vinto i Giochi in casa è stato incredibile. Vincere il Tour de France sarebbe, credo, una sensazione ancora più grande. Ma non succederà subito. Sono ancora cauta perché non ho idea del mio livello rispetto alle migliori. L’obiettivo è vincere le gare? È chiaro. Non sono tornata alla strada per essere demolita. Forse prenderò qualche schiaffo in faccia. Alla fine, è un po’ la storia della mia vita. Credo di essere una persona resistente”.
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