Tour de France Femmes 2024, Kasia Niewiadoma ricorda i momenti dopo la sua vittoria: “Sembrava che Demi Vollering ce l’avesse con me, è stato strano”
Il Tour de France Femmes 2024 è stato una delle corse più combattute degli ultimi anni. Dopo l’arrivo dell’ultima tappa sull’Alpe D’Huez è stata la polacca Kasia Niewiadoma (Canyon // SRAM) a conquistare la Maglia Gialla, resistendo al furioso rientro di Demi Vollering (SD Worx – Protime) che, dopo essere caduta nel corso della quinta tappa, perdendo 1’47”, non è riuscita nell’impresa della rimonta, dovendosi accontentare del secondo posto in classifica generale per soli 4 secondi. A distanza di quasi tre mesi da quel giorno è proprio la polacca, vincitrice della corsa, a ritornare su quel giorno e su ciò che è accaduto nei minuti successivi all’arrivo di tappa, proprio durante i primi festeggiamenti.
“Io sono arrivata quasi di corsa nel tendone dove ci cambiamo nel dopo tappa, ero felicissima ed ero pronta a festeggiare. E invece lì dentro sembrava di essere ad un funerale – racconta Niewiadoma a Cyclingnews – Mi sono guardata intorno e ho visto Demi. E ho detto: “Ottimo lavoro ragazze! Congratulazioni!”. Non ho ricevuto alcuna risposta. Allora me ne sono andata e mi sono cambiata fuori”. Nonostante la gioia per una vittoria quasi insperata alla vigilia, la polacca racconta di come questo episodio abbia condizionato i suoi festeggiamenti: “Ovviamente ero sorpresa di essere riuscita a vincere, ma è stato un momento che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Vedevo la mia squadra e i miei amici essere felici e festeggiare, ma allo stesso tempo sentivo il risentimento di Demi, della SD Worx e dei tifosi di Demi”.
Secondo la 30enne di Limanowa alcune persone, tra cui la stessa Vollering, incolpavano lei e la sua squadra per la caduta dell’olandese che ne ha condizionato il risultato: “È stato strano perché alla fine non è stato nessuno di noi a farla cadere. Tutta la tappa era stata caotica e tesa, bisognava sempre essere ben posizionati. Gli incidenti capitano, nessuno è arrabbiato con Remco perché è arrivato terzo al Tour dopo la caduta di Roglic, sono cose che capitano sempre”.
L’atleta classe 1994 ha poi ricordato come, negli anni scorsi, proprio la SD Worx si sia resa protagonista di attacchi proprio a seguito di cadute di altre avversarie: “Credo che tutto stia nel come vengono gestite queste situazioni, inoltre credo che ci sia anche una componente del karma che ti si ritorce contro – aggiunge Niewiadoma ridendo – Durante la prima edizione del Tour de France Femmes Annemiek Van Vleuten era caduta nel corso dell’ultima tappa ed era stata proprio la SD Worx a tirare a tutta per farle perdere terreno. Nessuno se ne ricorda perché poi Annemiek rientrò e staccò tutti. Mi ricordo molto bene quella corsa. Per me questo Tour de France è stato l’esempio perfetto di come, a volte, le stelle devono allinearsi, e oltre ad essere forte devi essere anche fortunato“.
“Io rispetto Demi – conclude la polacca – ma ho avuto delle sensazioni strane da parte sua. Non sono stata io a farla cadere. Credo che io e lei siamo diverse. Io non stavo cercando nessun dramma, non stavo cercando di fare qualche gioco mentale con lei verso la fine del Tour perché, per me, l’unica cosa che importava era che la mia squadra avesse la Maglia Gialla”.
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