Ciclocross, la rivelazione di Eli Iserbyt: “Da due anni combatto con un dolore alla gamba sinistra”
Eli Iserbyt ha confessato di lottare dal 2022 con un misterioso dolore causato dal nervo della gamba sinistra. Il crossista belga lo ha comunicato con un lungo post sul suo profilo Instagram in cui spiegava nel dettaglio le precarie condizioni fisiche con cui ha affrontato le ultime due stagioni. Per il portacolori della Pauwels Sauzen-Bingoal questa è stata anche l’occasione per chiarire il suo stato d’animo e dare una motivazione alla sua opaca prestazione, con tanto di ritiro, nell’ultimo round di Coppa del Mondo a Namur. Nella scorsa stagione l’atleta classe 1997, campione nazionale in carica, è stato comunque in grado di vincere la classifica generale di Coppa del Mondo di Ciclocross e anche quella del circuito Superprestige, mentre nei primi mesi di questa stagione ha vinto due round dell’Exact Cross e in Coppa sul percorso di Anversa.
“La storia inizia due anni fa. Ho iniziato la stagione di ciclocross del 2022 con qualche fastidio alla gamba sinistra. Non ci pensavo molto, sarebbe passato, immaginavo. non sapevo che sarebbe stato l’inizio di una ricerca affannosa di sollievo – ha scritto il ciclocrossista 27enne sui social – Quella sensazione di disagio si è trasformata in dolore, e il dolore si è tradotto in una perdita di potenza. Dopo molti momenti frustranti, sono rimasto con innumerevoli domande senza risposta: che cos’è? cosa possiamo fare? Dal risveglio al momento di andare a letto, il dolore era, ed è tuttora, sempre presente. È causato da un nervo della gamba sinistra. Ma cosa causa esattamente questo dolore nervoso? ancora oggi non ho una risposta“.
“All’inizio della mia carriera, volevo spingere il mio corpo oltre i suoi limiti. volevo sconfiggere il ‘nemico’ e cercare di ottenere il miglior risultato possibile, ogni volta. Oggi, quel nemico è all’interno del mio corpo. Negli ultimi due anni, ho combattuto contro questo nemico. con il supporto di una squadra che mi circondava, siamo riusciti a ridurre il dolore e a minimizzare la perdita di potenza. Ma a volte, il nemico interno prende il controllo. Il dolore diventa insopportabile. È quello che è successo domenica scorsa a Namur. Abbandonare la gara era l’unica soluzione”.
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