UCI, allo studio l’introduzione della categoria Under 21 al posto dell’U23: “Il ciclismo non è più lo sport di 30 anni fa, dobbiamo evolverci”
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Tempo di riflessioni regolamentari sui tavoli dell’Unione Ciclistica Internazionale. Nell’ambito della settimana dei Mondiali su strada di Zurigo 2024, l’organismo che dirige il mondo del ciclismo si è sovente soffermato sul panorama agonistico giovanile, tanto da introdurre ufficialmente una regola molto importante, quella che vieterà, a partire dal 2025, a corridori Under 23, con un contratto da professionista, di partecipare alle gare internazionali della categoria. Il dibattito interno, però, non si è esaurito su quel punto, tanto che i vertici dell’UCI starebbero pensando anche a una vera e propria “ristrutturazione” delle categorie.
“Abbiamo visto, nella gara di venerdì 27 settembre, che quasi tutta la Top 10 del Mondiale Under 23 era composta da corridori di squadre WorldTour o Professional – le parole del presidente dell’UCI, David Lappartient, riportate da DirectVelo (comprendendo anche le squadre di sviluppo di queste nella statistica, il migliore “estraneo” è stato il lussemburghese Arno Wellenborn, 14esimo e tesserato per la formazione dilettantistica Team Snooze-VSD – ndr) – Nel 1996 fu sostituita la categoria Dilettanti con la categoria “Speranze” (ovvero gli U23 – ndr) e l’idea di fondo era che questa facesse da collegamento fra Juniores ed Élite, dato il netto divario che c’era fra queste due fasce”.
Negli anni, e soprattutto recentemente, le cose però sono parecchio cambiate, con tanti corridori che, sotto i vent’anni d’età, sono già capaci di vincere gare professionistiche: “La gara iridata U23 che abbiamo visto venerdì non è più una gara di ‘speranze’, ma una vera e propria competizione di alto livello – sottolinea Lappartient – Il ciclismo si sta evolvendo, non è più lo sport di trent’anni fa e noi dobbiamo adattarci”.
Lappartient rivela: “Stiamo facendo degli incontri con le varie federazioni per capire cosa ne pensano dell’eventuale riduzione della durata della categoria U23, che attualmente è di quattro anni – le parole del dirigente francese – Non decideremo nulla adesso, ma ne stiamo parlando. Inevitabilmente, dobbiamo porci delle domande. Potremmo, quindi, arrivare a trasformare la categoria U23 in una Under 21, o Under 22. Sicuramente, se così sarà, non lo faremo già per il 2025, ma ci stiamo pensando”. In questa eventualità, verrebbe anche modificata la categoria Junior, che andrebbe – solo in alcuni paesi, secondo Lappartient – a inglobare quelli che attualmente sono gli Allievi Secondo anno”.
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