Tirreno-Adriatico 2025, il disappunto di Filippo Ganna: “Sono deluso, quando sto bene capita sempre qualche imprevisto”

Grande rammarico per Filippo Ganna al termine della quinta frazione della Tirreno-Adriatico 2025. Dopo 204 chilometri di corsa, infatti, il verbanese è stato tradito proprio negli ultimi mille metri da un problema meccanico che lo ha colpito sul porfido di Pergola, impedendogli così di giocarsi il successo al termine di una giornata che comunque lo ha visto protagonista in positivo anche sullo strappo di Monterolo dove è stato bravo e attento a reagire agli scatti di Tom Pidcock (Q36.5) e Juan Ayuso (UAE Emirates XRG).

Nonostante l’inconveniente alla bici, grazie alla regola dei tre chilometri al portacolori della Ineos Grenadiers è stato attribuito lo stesso tempo del gruppetto che ha chiuso alle spalle del vincitore di giornata Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) e di conseguenza il classe 1996 si presenterà domani al via della frazione decisiva (con l’arrivo in salita di Frontignano) ancora in testa alla classifica, con un margine di 22″ proprio su Juan Ayuso. I 7,6km al 7,9% della salita finale rappresenteranno un test importantissimo per l’azzurro che, se dovesse mantenere il livello visto in questi giorni, potrebbe addirittura riuscire a giocarsi il successo finale.

Nell’intervista post gara rilasciata ai nostri inviati, Ganna ha spiegato quello che è accaduto nel finale di tappa, scusandosi con la squadra per la sua rabbia in quel momento e non sbilanciandosi sui suoi piani per la tappa di domani a cui penserà, citando le sue parole: “dopo essere andato in hotel a recuperare le energie”.

Cosa è successo nel finale con la bici?
Ho preso una buca ed è caduta la catena che si è incastrata col telaio. Io poi ho dato un colpo di pedale un po’ troppo forte e ho strappato il deragliatore. Sono un po’ deluso perché ogni volta che sto bene c’è sempre qualche punto di domanda con qualche imprevisto. Sicuramente aver dato quel colpo di pedale forte è stato anche un po’ un mio errore, però dopo 200 chilometri intensi con il vento l’adrenalina ha preso un po’ il sopravvento. Chiedo scusa all’ammiraglia per le parole che ho detto, io dicevo una cosa e loro ne capivano un’altra, ma d’altronde con le radio non si può fare tanto. Scusatemi ragazzi.

Al di la del risultato di oggi, stiamo vedendo un Ganna che non ha mai avuto così tanta forza.
Abbiamo lavorato bene e abbiamo cercato di migliorare. Anche oggi eravamo presenti e se non fosse stato per un problema meccanico magari il finale sarebbe potuto essere differente. Per adesso non posso recriminare niente della settimana trascorsa, quindi va bene così.

Per domani?
Ora voglio andare in hotel e recuperare, poi penserò alla tappa di domani.

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