Soudal-Quick Step, Tim Merlier sul compagno di squadra Paul Magnier: “Quest’anno vincerà una classica e tappe nei GT”
Tim Merlier esalta le qualità del compagno di squadra Paul Magnier. L’esperto sprinter belga è l’uomo di riferimento per le volate della Soudal-Quick Step, ma nell’ultimo anno il giovane francese è emerso come uno dei più promettenti sprinter del panorama internazionale, cominciando così a scalare le gerarchie interne. Tra di loro corrono 12 anni di differenza e, nonostante abbiano caratteristiche simili e quindi molti obiettivi in comune durante la stagione, non sembra esserci rivalità, anzi, il classe 1992 ha espresso parole molto positive nei confronti del giovane transalpino.
In un’intervista a Het Nieuwsblad il corridore fiammingo si è dichiarato “convinto del fatto che Paul Magnier vincerà una classica e qualche tappa di un grande giro l’anno prossimo“. Già quest’anno non sono mancati i successi per il 21enne che nella sua prima partecipazione al Giro d’Italia, interrotto dopo 15 tappe, è riuscito a ottenere tre piazzamenti nella top 10, tra cui un terzo posto a Napoli. A questo risultato si aggiungono poi diversi piazzamenti di rilievo nelle classiche belghe di inizio stagione e numerose vittorie negli ultimi mesi della stagione, per un totale di 19 successi nel 2025.
Oltre ai tanti trionfi, non sono mancati anche i momenti di supporto verso il compagno più esperto, come al Renewi Tour, dove ha contribuito come ultimo uomo alle vittorie di quello che era stato designato come l’uomo di riferimento . “Vado molto d’accordo con Paul e credo che abbiamo lo stesso approccio – commenta al riguardo l’ex campione europeo – Se la squadra decide che deve sacrificarsi per me, lo farà, e viceversa. Cerco anche di aiutarlo. Quando sbaglia una volata non esita a scrivermi che ha sbagliato […] Sono un uomo squadra e più la squadra vince più sono soddisfatto”.
Ammettendo il grande talento del classe 2004, Merlier sottolinea la sua crescita costante, che ormai lo porta ad avvicinarsi molto al livello dei migliori: “Rendo meglio in gara che in allenamento, ma quando mi impegno al massimo devo davvero impegnarmi per battere Paul negli sprint.” Riferendosi poi alle 14 vittorie del francese ottenute tra settembre e ottobre, l’ex campione europeo conclude: “È incredibilmente talentuoso, anche più di me, ma lo sprint è anche una questione di dettagli. Se guardate i suoi ultimi mesi, penso che abbia progressivamente imparato a gestirli al meglio.”
Se è vero che l’unione fa la forza, mettere insieme questi due grandi talenti dello sprint sarà senza dubbio un’arma importante per la squadra belga, che il prossimo anno potrà sicuramente puntare a un numero elevato di successi, proponendosi ora nuovamente come una squadra soprattutto incentrata sulle classiche e sulle volate dopo l’addio di Remco Evenepoel.
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