Soudal Quick-Step, Ilan Van Wilder tra gregariato per Remco Evenepoel e ruolo da leader: “Una parola grossa, ma ho la libertà di fare le mie cose
Anno nuovo e nuove responsabilità per Ilan Van Wilder. Dopo un 2024 in cui ha iniziato a poter correre per sé stesso anche in corse importanti visto quanto iniziato a fare nel 2023 (anno delle sue tre vittorie con i successi a Giro di Germania e Tre Valli Varesine), il 24enne fiammingo avrà ancora più responsabilità in questo 2025. Tra partenze e infortuni, il 24enne belga avrà infatti, specialmente nella prima parte della stagione, le sue occasioni per lasciare il segno in prima persona, pronto poi a mettersi al servizio di Remco Evenepoel quando il leader indiscusso della Soudal Quick-Step si sarà ripreso.
“Non mi piace parlare di gerarchie interne in squadra – spiega a WielerFlits – Non è qualcosa che mi interessa. Non mi piace vivere in una sorta di gerarchia. Penso che tutti noi dobbiamo avere rispetto per gli altri. È nel DNA del Wolfpack di farsi in quattro per gli altri. E questo deve rimanere tale. È chiaro che Remco è il grande leader della squadra. Io cerco solo di svolgere il mio ruolo al meglio”.
Nella prima parte dell’anno il duplice campione olimpico non ci sarà, quindi il suo coetaneo avrà la possibilità di giocarsi al meglio le sue carte anche in corse di prestigio, come era peraltro successo lo scorso anno già fra UAE Tour, Volta a Catalunya e Giro di Romandia, chiudendo la prima e l’ultima in quarta posizione finale, mentre in Spagna le cose non erano andate benissimo.
Corse simili per questo 2025 che aprirà in Portogallo con Figueira Champions Classic e Volta ao Algarve, corsa che tradizionalmente rappresentava l’apertura dell’anno per Evenepoel. “A seguire andrò alla Parigi-Nizza, al Giro dei Paesi Baschi, alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi – prosegue – Posso giocarmi le mie chance in tutte queste corse. Leader è una parola grossa, ma ho la libertà di fare le mie cose. Di trovare i miei limiti in quelle gare. La Parigi-Nizza e i Paesi Baschi non sono gare semplici, sono corse di livello molto alto. Sono curioso di vedere dove posso arrivare. Alle Ardenne spero di essere di nuovo insieme a Remco per poter far esplodere la corsa sulla Redoute, come due anni fa”.
Soddisfatto dunque del suo programma e del suo ruolo, Van Wilder aspetta dunque con grande entusiasmo l’inizio di una stagione che sarà anche l’ultima del suo attuale contratto con il team. Se per il momento non sembrano esserci ragioni per cambiare, non si sbilancia e preferisce rimandare il discorso riguardo un rinnovo: “Sono una persona che attribuisce grande importanza al fatto di sentirsi bene dove sta. È ovvio che qui sono felice, ma non è l’unico fattore decisivo. Tutto deve andare bene. Ci sono tanti fattori che decidono se si rimane o meno in un posto. Non ho ancora intenzione di fare dichiarazioni in merito, ma sono aperto a tutto. Affrontiamo prima questa stagione. È ancora molto lunga. Poi vedremo cosa succederà a fine anno”.
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