Picnic-PnstNL, la rinascita di Marta Cavalli: “Sono stata ad un passo dal mollare, oggi guardo al futuro con fiducia”
Sono stati due anni estremamente complicati per Marta Cavalli. Dopo un 2022 iniziato alla grande e culminato con i due successi ad Amstel Gold Race e Freccia Vallone, la carriera della giovane atleta cremonese sembrava destinata al definitivo salto di qualità, così come confermato anche dal secondo posto in classifica generale al Giro Donne. Proprio nel momento migliore della stagione, però, un grave incidente al Tour de France Femmes ha visto l’azzurra subire un infortunio alla testa che ha dato il via ad un calvario durato oltre due anni.
Se il ritorno in gruppo dopo l’incidente era avvenuto dopo soli due mesi di stop, infatti, le conseguenze si sono viste per un lunghissimo periodo, con la stagione 2023 iniziata a singhiozzo a causa dell’insicurezza in gruppo che l’incidente aveva causato a livello psicologico. Dopo un 2023 in ascesa e comunque caratterizzato dai successi al Tour des Pyrénées e al Tour de l’Ardèche, la sfortuna ha però nuovamente colpito Cavalli che, a causa di due nuovi infortuni, ha concluso la passata stagione con soli cinque giorni di corsa all’attivo.
In una lunga intervista con Wielerflits l’atleta lombarda ha raccontato le sue difficoltà, la sua rinascita e ora i suoi obiettivi per la nuova stagione, la prima in cui indosserà i colori della sua nuova squadra, la Picnic-PostNL: “Devo essere onesta, sono stata ad un passo dal mollare e dall’abbandonare la mia carriera da ciclista professionista. Ma quando stavo per salutare ho incontrato una persona che ha creduto in me e che mi ha aiutato a rimettermi in gioco. Le ultime due stagioni sono state difficili a livello fisico con gli infortuni, ma oggi a livello mentale sto molto meglio. Sento che il ciclismo è ancora la mia passione più grande e che questo sia il lavoro dei miei sogni. È stato un periodo difficile, ma oggi guardo con fiducia al futuro“.
La scalatrice classe 1998 racconta poi il suo incontro con Mirco, il suo nuovo fidanzato e la persona che lei stessa indica come colui che le ha fatto ritrovare la fiducia: “Mirco è un ex corridore che ha smesso da juniores. Un anno fa ha deciso di ricominciare ad andare in bici e si è unito al nostro gruppo di allenamento. Abbiamo iniziato a parlare e quando io mi sono trovato nel mio momento più difficile e avevo tanti dubbi sul proseguire la mia carriera lui era lì per me. […] Sono grata a Mirco per avermi aiutata a ritrovare la fiducia in me stessa“.
Ed ora per la nativa di Cremona si aprono le porte della nuova stagione, con nuovi stimoli, nuovi colori ma con la stessa voglia di far bene: “Oggi è difficile dire a che punto sono a livello fisico. Nel 2022 ero ad un livello veramente alto, oggi sicuramente sono qualche passo indietro. Ma onestamente non credo di essere così lontana. Ovviamente lo scorso anno non ha aiutato perché ho corso pochissimo, ma alzare il mio livello fisico non è un problema. I nostri allenatori sono pronti a spingermi al punto più alto della mia carriera. Ma quello non è abbastanza per arrivare al top perché è cresciuto anche il livello in gruppo. Oggi non sappiamo ancora quale livello devo raggiungere per ottenere dei successi. Per ora, però, voglio concentrarmi sull’integrarmi con la squadra e sul vedere come riesco a lavorare in corsa con le altre ragazze. Non so se sarò ancora spaventata in gruppo, credo che all’inizio sarà così ma ci sto lavorando. Quello che so è che in futuro voglio concentrarmi ancora di più sulla Roubaix perché penso sia una delle corse più belle del calendario”.
In conclusione Cavalli si dice pronta ad affrontare una stagione in cui le vittorie non saranno l’obiettivo principale ma in cui lavorerà per mettere le basi per il futuro: “Se finirò il 2025 senza vittorie, podi o grandi risultati andrà bene lo stesso. Questa stagione sarà la base per il futuro con questa squadra. Inizierò con la Vuelta de la Comunitat Valenciana e poi lavorerò per arrivare al meglio per le Ardenne. Solo dopo quelle corse penserò ai Grandi Giri, sicuramente però non li correrò tutti e tre. Affronterò tutto passo dopo passo sperando di riuscire a tornare a godermi il mio lavoro da corridore. La cosa più importante che ho imparato in questi ultimi anni è di godersi tutti i giorni e di rimanere calmi. Carpe diem”.
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