Nuove regole in vista per ottenere le WildCard ai grandi giri?

Il Consiglio del Ciclismo Professionistico starebbe studiando un nuovo criterio sportivo per definire gli accessi ai tre GT stagionali, secondo quanto riporta Relevo. Se attualmente l’unico criterio è avere una licenza Professional, dal 2023 la situazione potrebbe cambiare in maniera decisiva, con ulteriori restrizioni che potrebbero progressivamente entrare in vigore nei due anni successivi. Fino a quest’anno, al fianco delle 18 formazioni WorldTour invitate di diritto e delle due migliori professional dello scorso anno che ottenevano l’invito automatico, l’unico altro limite imposto agli organizzatori è che ci fosse – almeno – una squadra locale al via (il che garantiva un invito ad una professional italiana al Giro d’Italia, ma senza in realtà avere alcuna inferenza nelle decisioni per Tour de France e Vuelta a España visto che almeno una squadra WorldTour ha già licenza in entrambe le nazioni).

Dal 2023 potrebbe tuttavia essere tutto diverso, con la classifica annuale che assumerebbe così una ulteriore importanza. Oltre ad assegnare gli inviti automatici alle migliori professional (attualmente le prime due hanno WildCard garantita in tutte le prove del WorldTour, la terza solo alle corse di un giorno), il Ranking diventerebbe decisivo anche in base al piazzamento finale di tutte le altre squadre. Sopra il tavolo dell’organo UCI ci sarebbe infatti la proposta di limitare la possibilità di ottenere WildCard nei GT alle squadre che si trovano entro le prime 50 posizioni del ranking nel 2023. Un limite che verrebbe poi abbassato ulteriormente a 40 nel 2024 e 30 nel 2025.

Si rischiano da subito già esclusioni pesanti

Come indicato dal portale spagnolo, questo significherebbe, nel concreto, che il prossimo anno Burgos – BH ed Euskaltel – Euskadi non potrebbero ottenere l’invito, sostanzialmente alla Vuelta, il prossimo anno, mentre con la stessa classifica nel 2024 resterebbe fuori anche la Equipo Kern Pharma e nel 2025 anche la Caja Rural – RGA e la Human Powered Health. Un criterio che tuttavia taglierebbe fuori anche il Team Corratec da qualsiasi possibilità, avendo chiuso l’anno in centesima posizione (ovviamente, nel valutare il risultato va considerato che nel 2022 il team toscano ha corso con licenza continental, anche se non è impossibile rientrare nei criteri come dimostra il 24° posto finale dei neozelandesi della Bolton Equities, che a loro volta hanno richiesto licenza Professional per il 2023). A rimanere inevitabilmente fuori da questo criterio sarebbero tuttavia le squadre di nuova formazione, come lo sarà il prossimo anno il Team Q36.5 di Douglas Ryder e Vincenzo Nibali, che ovviamente partirebbe senza alcuna classifica di riferimento (a meno di acquisire la licenza da un’altra squadra) e sarebbe costretta ad aspettare almeno un anno prima di poter essere al via di un GT.

Questa nuova norma sarebbe attualmente combattuta dalle squadre Professional, che avrebbero concordato una controproposta per aumentare il numero di WildCard, partendo dall’incrementare il numero di ciclisti al via. Invece dei 176 attualmente previsti dal regolamento in vigore (con la possibilità di chiedere eccezione all’UCI per avere una squadra in più, come fatto quest’anno dagli organizzatori della Vuelta a España), l’obiettivo sarebbe richiedere di portare il limite a 200, consentendo così di arrivare a 25 squadre – tre in più rispetto a quelle attuali – di otto corridori. Le squadre lamenterebbero inoltre il fatto di non essere state informate preventivamente di questa novità regolamentare, non avendo così avuto la possibilità nel corso di quest’anno di poter fare le proprie valutazioni rispetto ad una posizione di classifica che, allo stato attuale, non ha invece quasi alcun valore (ad eccezione delle migliori tre).

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