Movistar, si pensa alla creazione di un team sviluppo per i giovani talenti: “È una cosa che stiamo valutando”
La Movistar sta prendendo in considerazione l’apertura di un development team per arginare l’esodo dei giovani talenti. Negli ultimi mesi sono stati diversi i promettenti corridori spagnoli Under20 che hanno firmato lunghi contratti con squadre WorldTour straniere o con i loro team sviluppo. Basti pensare ai vari Pablo Torres (UAE Team Emirates XRG), Héctor Alvarez (Lidl-Trek), ma anche al 19enne Markel Beloki (EF Education-EasyPost) o al 18enne Marcos Freire (UAE Emirates Gen Z) che sono dovuti andare lontano dalla Spagna per trovare fortuna. Anche per questo motivo il team iberico sta cercando una soluzione per tenersi stretto i migliori prospetti del prossimo futuro.
“È una delle decisioni che dovremo valutare nel primo trimestre del 2025 – ha dichiarato Eusebio Unzué, responsabile del team Movistar, a Relevo – Nel 2004 abbiamo lasciato la formazione perché, per come era concepito il ciclismo, non aveva senso. Ora, invece, è una cosa che stiamo valutando perché è chiaro che se non si è presenti in quella parte del ciclismo oggi, si perde l’attrattiva per molti giovani talenti che stanno cercando di prosperare”.
Molto probabilmente a dare un ulteriore impulso alla nascita di un team sviluppo targato Movistar sono state le critiche che alcuni addetti ai lavori hanno rivolto a Unzué per essersi lasciato sfuggire qualche giovane talento. “Senza dubbio, questa attrazione di talenti che nascono qui, in Spagna, è stata una delle ragioni fondamentali che ci ha portato a prendere questa decisione. Il ciclismo spagnolo è sempre stato un ottimo terreno di coltura, ma questa generazione di giovani corridori sarà sulla bocca di tutti per i prossimi dieci o quindici anni”.
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