Lidl-Trek, Sven Nys dubbioso sulla partecipazione del figlio Thibau al Giro 2026: “Con un inverno molto intenso e poi la primavera, è fondamentale che ci sia un recupero sufficiente”
Nei piani di Thibau Nys per il 2026 dovrebbe esserci l’esordio al Giro d’Italia, ma al momento manca ancora la certezza assoluta. Negli scorsi giorni, la Lidl-Trek ha inserito il giovane talento belga nella lista di coloro che prenderanno parte alla Corsa Rosa nel prossimo mese di maggio, tuttavia sembra esserci ancora spazio per alcune riflessioni sul programma del 23enne. A sollevare i maggiori dubbi è papà Sven Nys, che teme che il figlio non abbia sufficiente tempo per recuperare in vista del GT italiano dopo un inverno molto intenso nel ciclocross, la successiva preparazione per la stagione su strada e le gare della primavera, con l’ex campione europeo U23 che dovrebbe esordire al GP Indurain di inizio aprile (come nel 2025) per poi correre le tre classiche delle Ardenne.
Assodato che “quest’anno il Tour non è adatto a lui“, Sven Nys lascia quindi ancora in sospeso la questione Grandi Giri: “La scelta dipenderà esclusivamente dal percorso: quale è più adatto a lui? – ha dichiarato l’ex ciclocrossista e attuale team manager della Baloise Glowi Lions a Wielerflits – Dobbiamo tenere conto del fatto che avrà avuto un inverno molto intenso e che poi ci sarà la primavera. Vuoi allungare fino al Giro? Non è un po’ troppo? Quali capitani della Lidl-Trek parteciperanno? Com’è il percorso? Sono tutte considerazioni che dovremo fare”.
“Dopo l’inverno, Thibau avrà più di venti gare di ciclocross alle spalle e, dopo i Campionati del Mondo di ciclocross, avrà pochissimo tempo per riposarsi e recuperare – ha proseguito Nys – L’anno scorso, in primavera, le cose hanno funzionato molto bene, ha corso in modo fantastico fino alla Liegi-Bastogne-Liegi, piazzandosi tra i primi dieci nella sua prima Monumento”.
“Ma dopo quella gara mi sono reso conto che era giunto il momento di recuperare. Ora si aggiungerebbe anche il Giro d’Italia. È fattibile? Sono cose che dovranno essere valutate attentamente nelle prossime settimane”. Per il 49enne potrebbe quindi essere meglio che il figlio partecipi alla Vuelta a España: “Potremmo puntare sulla Vuelta. Dobbiamo ancora decidere. È fondamentale che ci sia un recupero sufficiente, è questo che vogliamo garantire. Perché se non c’è recupero, non si ottiene alcun risultato in nessuna di queste discipline. È molto importante alla sua età“.
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