Alpecin-Deceuninck, Mathieu van der Poel ha sofferto di “settembritudine”: “Non c’erano corse per me e non ho trovato motivazioni – La bici resterà ferma in garage ancora per qualche tempo”
Mentre Tadej Pogačar e Remco Evenepoel facevano faville in giro per il mondo, un altro dei grandissimi corridori di quest’epoca ciclistica, Mathieu van der Poel, è rimasto fuori dai radar. Dopo il ritiro al Tour de France 2025, il neerlandese ha messo insieme solo cinque giorni di corsa su strada, affrontando il Renewi Tour 2025, dove ha anche vinto una tappa e sfiorato il successo in classifica generale. Poi, c’è stato il tentativo di assalto al Mondiale di mountain bike di Valais 2025, assalto che però non gli è riuscito. Da lì in poi, il vincitore di Milano-Sanremo 2025 e Parigi-Roubaix 2025 ha sostanzialmente staccato la spina del suo motore ciclistico.
Van der Poel ha parlato della sua ultima parte di stagione, sottolineando un certo disagio: “La polmonite che mi aveva costretto al ritiro dal Tour è stata peggiore di quel che si pensava inizialmente – racconta il campione della Alpecin-Deceuninck in un’intervista a Het Laatste Nieuws – Da lì in poi ho fatto parecchia fatica, anche perché ho cercato di tornare subito al massimo delle prestazioni e non ho pensato a recuperare di più di quel che ho fatto. Questo ha avuto un impatto sul mio corpo. Ormai mi conosco bene e mi rendevo conto che non riuscivo a gestire i carichi di allenamento che avrei dovuto. Ho cercato di andare avanti, sperando che non andasse poi troppo male, ma alla fine è andata così. Mi serviva riposo, fisico e mentale”.
Poi, è subentrata anche la “Settembritudine”, da lui stesso evocata, ovvero quel periodo di scarsa motivazione che sembra abbastanza comune fra i corridori in questo periodo dellì’anno e che lo stesso Van der Poel aveva citato sui suoi profili sociali nei giorni scorsi: “Se ne ho sofferto? Al cento per cento. Fra agosto e settembre non c’erano corse per me e quindi ho messo in programma il Renewi Tour, ma in ogni caso ho avuto molti problemi nel trovare le motivazioni. Di solito, mi alleno un po’ di più di quanto dovrei. Stavolta, è stato il contrario. Ho saltato molte più sessioni di quelle che ho effettivamente portato a termine. E per me non è mai un buon segno. È una cosa che può capitare, ma se succede nel finale di stagione la provi in maniera ancora più intensa. Volevo solo riposarmi”.
Il neerlandese si è goduto un periodo di vacanza negli Stati Uniti: “Durante il viaggio ho partecipato a una pedalata promozionale e ho avuto brutte sensazioni – il racconto di VDP – Poi, una volta a casa, ho fatto un giretto, ma penso che in questo momento ci sono grandi probabilità che la bici rimanga in garage per un po’. Non ho ancora voglia di riprendere a pedalare, ma può anche essere che sia dovuto a come va il tempo in questo periodo dalle mie parti”.
Van der Poel, comunque, sta già pensando al prossimo futuro: “Una settimana in più di riposo non farà male, anche perché poi, una volta che inizierò il periodo del ciclocross, ci sarà una gara dopo l’altra e poi arriveranno le Classiche. Tutto ricomincerà a girare molto presto. Il programma? Molto simile all’anno scorso, preceduto da un periodo di allenamento in Spagna”.
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