Jonas Vingegaard e la Visma | Lease a Bike non nascondono le proprie ambizioni di classifica per la Vuelta a España 2025. In vista della partenza da Torino, del prossimo 23 agosto, il capitano danese ha fatto il punto della situazione sulle tre settimane di gara, dando preziose indicazioni sui suoi obiettivi e ripercorrendo il suo speciale rapporto con la corsa spagnola, nella quale tornerà alle corse dopo il secondo posto al Tour de France dello scorso luglio, terminato dietro il rivale di sempre Tadej Pogacar. Sfumato il primo obiettivo stagionale, il 28enne danese punta forte sulla corsa che si concluderà a Madrid, durante la quale avrà al suo servizio un team di primissima scelta, pronto a sostenerlo su ogni terreno.
“Non vedo l’ora di correre questa Vuelta a España – commenta il classe 1996 – Dopo il Tour, mi sono prima preso un po’ di riposo e poi ho iniziato la mia preparazione in vista di quello che è il mio prossimo grande obiettivo stagionale. Le ultime settimane ho effettuato un ritiro da solo, ma sempre con il supporto della squadra in loco”.
Il fuoriclasse danese non ha mai vinto questa corsa, a cui ha partecipato due volte (la prima, all’esordio in un GT in supporto di Primoz Roglic che poi vinse, la seconda nel 2023, quando a vincere fu il compagno Sepp Kuss davanti a lui e lo sloveno, per una tripletta storica) ma la sua volontà è rimediare il prima possibile: “Sono qui per puntare alla vittoria finale e, con questa squadra al mio fianco, è un obiettivo realistico. Ci sono molte tappe in cui si può fare la differenza, quindi è importante essere concentrati sin da subito. Sono pronto e non vedo l’ora di correre”.
L’obiettivo finale è stato poi confermato anche dal capo direttore sportivo Grischa Niermann: “La vittoria finale è il nostro grande obiettivo, non c’è bisogno di nasconderci”. Il dirigente tedesco ha poi chiarito delle gerarchie all’interno della squadra definendo chiaramente Vingegaard come il capitano e “la più grande possibilità per la vittoria finale”. “Ma con Sepp Kuss, abbiamo un ex vincitore al via, e Matteo Jorgenson ha recuperato bene dopo il Tour de France – ha aggiunto – Insieme a Wilco Kelderman, Ben Tulett, Victor Campenaerts, Dylan van Baarle e Axel Zingle abbiamo una squadra che può supportare Jonas in ogni situazione”.
Ribadendo la necessità di dover essere sempre concentrati, sin dai primi giorni di corsa, l’esperto diesse ha sottolineato alcuni dei momenti chiave della corsa: “Ci sono alcune tappe decisamente interessanti, come la cronosquadre e la crono individuale nella 18ª tappa. Ovviamente, anche gli arrivi sull’Angliru e a Bola del Mundo sono sempre speciali”.