Vélo d’Or 2023, alcune scelte dei giurati lasciano perplessi: in cinque non mettono MVDP nella Top5

Non si placano le polemiche attorno al Vélo d’Or 2023. Dopo l’annuncio di Jonas Vingegaard come vincitore del prestigioso trofeo, non sono mancate le polemiche riguardo la scelta del danese, vincitore davanti a Mathieu Van Der Poel e Tadej Pogacar, autori entrambi di una stagione di altissimo livello. Prestigioso riconoscimento assegnato da Vélo Magazine, rivista affiliata all’organizzazione del Tour de France, in seguito a una votazione di giornalisti di ciclismo provenienti da tutto il mondo che stilano una personale Top5 (tra dieci proposti) dei migliori ciclisti dell’anno, sta facendo molto discutere da una settimana a questa parte e con la pubblicazione delle scelte dei singoli la situazione sembra essere ancora più incandescente.

Nelle scelte condivise dalla rivista transalpina si nota come su 36 votanti, colui che più spesso è stato inserito in prima posizione è Mathieu Van Der Poel, primo per sedici volte, contro le undici dello sloveno e le otto del corridore scandinavo, che tuttavia ha trionfato con 142 punti totali contro i 133 del neerlandese e i 126 del suo predecessore sul trono del Tour de France. A fare la differenza è stata la costante presenza del due volte Maglia Gialla in tutte le liste, venendo inserito peraltro per ben 34 volte sul podio.

Da notare invece che Van Der Poel è stato escluso dalle preferenze ben cinque volte (?!), piazzandosi invece trenta volte sul podio. Pogacar, dal canto suo, è rimasto del tutto fuori solo una volta sola, salendo anche lui 30 volte sul podio. La costanza tuttavia ha premiato il danese, che nella somma dei punti ha avuto la meglio sui due rivali, pur avendo ricevuto meno preferenze secche di entrambi.

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