Giro delle Fiandre 2025, Filippo Ganna non si pone limiti: “Voglio vedere dove posso arrivare”

Grande attesa per Filippo Ganna al Giro delle Fiandre 2025. Dopo un fantastico inizio di stagione, caratterizzato da risultati di spessore su tutti i terreni, partendo dalla cronometro (e alla classifica generale) della Tirreno-Adriatico, passando per il secondo posto alla Milano-Sanremo fino ad arrivare al terzo posto da Harelbeke nella E3 Saxo Classic, per il verbanese si avvicina l’appuntamento con una Monumento importantissima come il Giro delle Fiandre. Nonostante non fosse originariamente nel suo programma stagionale, il portacolori della Ineos Grenadiers ha deciso di partecipare alla corsa fiamminga per lanciarsi in una nuova sfida contro sé stesso e contro i due mostri sacri Tadej Pogacar (UAE Emirates XRG) e Mathieu Van der Poel (Alpecin Deceuninck).
“Voglio provarci e vedere dove posso arrivare – spiega Ganna ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – Avverto la storicità di questa corsa e il suo fascino, sarà bello esserci”. Dopo un 2024 improntato sui Giochi Olimpici di Parigi, in questa stagione l’azzurro ha puntato sin dall’inizio della preparazione invernale i grandi appuntamenti con le classiche di primavera, trovando una condizione che raramente era riuscito a mettere in mostra in questo periodo dell’anno: “In inverno Filippo ha lavorato con molta più continuità rispetto alla passata stagione – spiega sempre alla Gazzetta Dario David Cioni, DS della Ineos – Non ha avuto quei malanni di stagione che lo avevano fermato negli scorsi anni e anche come obiettivi avevamo deciso di puntare fortemente su Sanremo e Roubaix”.
I risultati si sono visti anche su terreni che storicamente non hanno sorriso al classe 1996, capace anche di resistere su una salita lunga come quella di Frontignano alla Tirreno-Adriatico, e che ora si confronterà con i muri in ciottolato del Giro delle Fiandre: “Filippo ha un motore molto versatile – prosegue Cioni – e quando è al massimo della condizione riesce ad avere grandi performance in un range di sforzi molto variabili come durata. Ma non è una cosa che scopriamo adesso, pensate alla pista dove ha detenuto contemporaneamente il record dell’ora e quello dell’inseguimento individuale sui 4 chilometri”. Non resta quindi che attendere per vedere cosa sarà in grado di fare il due volte campione del mondo al cronometro in una delle corse più importanti al mondo, tenendo a mente che però il grande obiettivo sarà la domenica successiva e porta il nome di Parigi-Roubaix.
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