Un Anno Fa…Filippo Simeoni perdona Lance Armstrong: “Fosse per me lo farei anche tornare nel mondo del ciclismo”
Nel giorno della prima parte del documentario dedicato a Lance Armstrong, interviene pubblicamente anche Filippo Simeoni. Tra gli argomenti toccati dal texano c’è anche quanto successo quel 23 luglio 2004, (“uno dei momenti peggiori della mia carriera“, spiega Armstrong ad ESPN) quando la Maglia Gialla inseguì l’italiano impedendogli di partecipare alla fuga del giorno, coronando il tutto con un palese gesto di chiudere la bocca. Uno dei momenti più bui della discussa e sostanzialmente poi cancellata carriera dell’americano, per il quale Simeoni, all’epoca reo-confesso e rientrante da una squalifica per doping, era il nemico da combattere e annientare per le sue dichiarazioni riguardo Michele Ferrari. Già in precedenza l’ex vincitore di sette Tour de France aveva porto le sue scuse al campione italiano 2008, tanto da volerlo incontrare per farlo anche di persona. I due si erano in qualche modo spiegati le proprie posizioni, ma solo ora Simeoni sembra aver digerito quanto successo e accettato le scuse.
“Quello è stato il giorno più brutto della storia di Lance Armstrong – ricorda l’ex corridore di Domina Vacanze e Ceramica Flaminia per Il Giornale – Si corre da Annenasse a Lons-le-Saunier, 166 km di corsa. Una tappa di puro trasferimento, adatta ai velocisti o a chi, come il sottoscritto, andava alla ricerca di una giornata di gloria […] Ma Lance mi si mette a ruota. ‘Bravo Simeoni, bel numero’, mi dice il texano per sfottermi. Poi va a parlottare con Garcia Acosta, che è il corridore più esperto di quelli in fuga. In pratica la maglia gialla gli spiega che la nostra fuga è segnata: se c’è Simeoni, la fuga non va in porto. Insomma, si comporta da padrone assoluto, non solo del Tour, ma del ciclismo tutto”.
Un brutto episodio che il 48enne di Desio è pronto a mettersi alle spalle ritenendo nel complesso che è giunto “il momento di fare un salto avanti e voltare pagina” perché “una seconda possibilità la si dà a tutti, anche a gente come Armstrong“. Radiato a vita dallo sport, tanto da non aver potuto essere presente in alcun modo in questi anni a nessun evento ciclistico, neanche come commentatore o ospite, l’ex Roi Americain riceve ora una sorta di endorsment da parte di uno dei suoi ex grandi nemici. “Fosse per me lo farei anche tornare nel mondo del ciclismo – conferma Simeoni – È un uomo che ha sbagliato, ha ammesso le proprie colpe e ha pagato, ma è giusto che si volti pagina”.
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