Remco Evenepoel è chiaramente il grande sconfitto della seconda crono del Tour de France 2025. Vincitore a Caen, il campione del mondo della specialità conferma le difficoltà emerse verso Hautacam, dove era comunque riuscito a limitare i danni, ma stavolta, nell’esercizio solitario, non c’era tattica possibile per cercare di contenere il distacco. A parlare erano le gambe pure e il belga non ha potuto far altro che subire in una giornata che sulla carta doveva essere invece uno dei momenti in cui infliggere distacchi ai rivali. Il suo 25’39” gli vale così il 12° tempo, a 2’39” da Tadej Pogacar, a oltre due minuti da Jonas Vingegaard, un tempo superiore a quello di molti dei suoi rivali diretti, che a questo punto insidiano anche il suo podio e la Maglia Bianca, partendo da Florian Lipowitz, che ora si trova a soli sei secondi.
“Non è andata decisamente bene – ha commentato dopo l’arrivo – Ovviamente, in una giornata come questa dovevo chiudere almeno nei primi tre, ma stavo proprio male. Non so cosa sia successo. Spero non ci sia una spiegazione e che siano stati solo giorni storti, sperando che domani vada meglio. Sono partito bene, ma poi dopo cinque minuti in salita ho cominciata a sentirmi male e non riuscivo a spingere con la potenza che ho. È stata decisamente una prestazione deludente da parte mia”.
Solitamente dominatore nelle crono, il belga ha vissuto anche un momento insolito quando ha dovuto subire il sorpasso di Jonas Vingegaard nei metri finali, momento che può essere anche difficile da vivere. Il classe 2000 era tuttavia preparato a questa eventualità visto che era ben consapevole che la sua prova era inferiore alle aspettative: “Quando Vingegaard mi ha passato non è stato un momento particolare perché mi sentivo già malissimo e sapevo che con il ritmo che avevo mi avrebbe ripreso. È stata davvero una giornata e una prestazione negativa da parte mia, non penso a tutto il resto”.
Ridimensionato dalle due sconfitte subite nelle prime due frazioni pirenaiche, cosa potrà fare domani Remco Evenepoel? Una domanda alla quale per il momento non sa rispondere neanche lui stesso: “Non ho idea di cosa aspettarmi domani”, chiosa comprensibilmente scuro in volto.